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Re: Labocontest n.4 - Discussione generale - Le descrizioni

Al solito, propendo per l’equilibrio. Un testo troppo asciutto può risultare ruvido da leggere, un testo troppo ricco di descrizioni può essere lento e lezioso.
Certo al une descrizioni ben fatte allargano il cuore. Non potrò mai dimenticare l’incipit di Furore, per me uno degli esempi più riusciti di una ottima descrizione capace di introdurti nella storia e farti sentire partecipe fin dalle prime battute. 

Sulle terre rosse e su una parte delle terre grigie dell’Oklahoma le ultime piogge furono leggere, e non lasciarono traccia sui terreni arati. Le lame passarono e ripassarono spianando i solchi piovani. Le ultime piogge fecero rialzare in fretta il mais e sparsero colonie di gramigna e ortiche ai lati delle strade, tanto che le terre grigie e le terre rosso-scure cominciarono a sparire sotto una coltre verde. Nell’ultima parte di maggio il cielo si fece pallido, e scomparvero le nuvole che in primavera avevano indugiato così a lungo con i loro alti pennacchi. Il sole prese a picchiare giorno dopo giorno sul mais in erba, fino a screziare di bruno gli orli di ogni baionetta verde. Le nuvole ricomparvero, e si dileguarono senza tornare più. La gramigna si fece di un verde più scuro per difendersi dal sole, e smise di propagarsi. Il suolo si ricoprì di una crosta dura e sottile, e man mano che il cielo impallidiva, anche il suolo impallidiva, facendosi rosa nelle terre rosse e bianco nelle terre grigie.

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