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Re: [Lab2] Guardami

aladicorvo ha scritto: così che ci si esprime quando si maneggia l’autorità. Con rispetto e deferenza e, trattandosi di morte, anche con la devozione tipica di quei lumini con cui si agghinda il tanfo dei fiori imputriditi.
Bel passaggio. Complimenti!
aladicorvo ha scritto: Stessa violenza. Stesso odio. Non riuscivo a capire dove finiva una e cominciava l’altro.
Altra perla. Hai legato alla perfezione I due eventi distanti tra loro solo in apparenza. L’odio e la violenza sono tali a prescindere da chi li “somministra”.
aladicorvo ha scritto: E furono notti tiepide, calde, roventi. E poi ancora tiepide, tenere e quiete.
Bello, bello anche questo passaggio. Con pochi aggettivi e una punteggiatura ben calibrata la frase assume un colore e un peso formidabile.

ciao @aladicorvo
il racconto è perfetto per il tema identità. La storia è un crescendo. C’è tecnica, c’è “sostanza”. L’argomento è delicato ma trovo che sia stato affrontato nel modo migliore. Non ci sono giudizi, c’è una realtà che ogni lettore può decidere di interpretare ed eventualmente giudicare a seconda della propria sensibilità.  
aladicorvo ha scritto: «Perché per gli hanno negato l’esistenza, lo hanno cancellato dal mondo.»
Qui emerge il pensiero dell’autore, in questa frase lucida. È tremendo ed efficace l’accostamento con il gioco infantile. Un vero pugno allo stomaco.
Le immagini sono forti e chiare. 
aladicorvo ha scritto: Ciò non toglie che il Generale fosse effettivamente morto, con prevedibile collasso degli sfinteri e rilascio di materiale organico.
Salto indietro perché anche questa frase è potente. Un uomo nella morte perde la tuttta la propria dignità. Non c’è niente che possa fare per “trattenersi” si mostra di carne ed escrementi come tutti. Brava Ala. Una scrittura di livello da cui si può solo imparare.

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