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Re: [CC24] Tobia da Sant'Eustachio

No più esplicita no, si capisce che Tobia sta preparandosi all’incontro per la sera stessa (il tempo presente) forse nella costruzione si può agire sugli spazi. Qualcosa c’è qualcosa in tal senso  ma presente e passato si scambiano continuamente per cui leggendo (almeno io) ho fatto un po’ di fatica a capire. In alcuni punti poteva forse essere più funzionale il trapassato (brutta bestia da gestire) il fatto è che gli accadimenti del presente per larga parte sono pochi. C’è più passato che presente. Quindi poteva essere funzionale far partire il racconto col presente come hai fatto, fare uno stacco e raccontare il passato e poi tornare al presente nel finale. Oppure utilizzare la prima persona nel racconto e far ricordare allo stesso Tobia gli eventi del passato anziché scegliere un narratore esterno. @Almissima  :sss:

Re: [CC24] Tobia da Sant'Eustachio

Almissima ha scritto: dom feb 18, 2024 11:33 amMentre apre il portone dell’officina si rende conto che per non sfigurare era andato all’edicola del paese che faceva anche da cartoleria e si era procurato della carta da lettere.
Enzo, che non gli aveva ancora perdonato il fatto di aver trovato la saracinesca imbullonata al marciapiede una mattina di qualche anno fa, senza battere ciglio, assieme al resto gli allungò anche una penna a sfera come omaggio della casa.
Da quel giorno iniziò una fitta corrispondenza sotto lo zerbino, tanto che Tobia si ritrovò pure a pulire il gradino davanti alla porta di casa, soprattutto dopo che lei aveva anche allegato una foto polaroid.
 
C’è un passaggio dal tempo presente indicativo al passato remoto. Finora hai narrato al presente. Perché passare al remoto? 
Almissima ha scritto: dom feb 18, 2024 11:33 amche mettevano in risalto il suo fisico e un maglioncino color salmone, e la tuta se la metteva in officina, proprio come adesso che sta iniziando ad aggiustare i freni dell’Apecar di Geremia.
meglio mettere un punto fermo dopo salmone oppure un punto e virgola. 
(…) maglioncino color salmone. La tuta se la mette (perché metteva?) in officina, proprio come adesso ecc.
Almissima ha scritto: dom feb 18, 2024 11:33 amDurante le sue vacanze Tobia gli aveva svuotato del tutto il suo monolocale da scapolo e lo aveva messo in vendita online.
Wow che scherzo! 
Almissima ha scritto: dom feb 18, 2024 11:33 amNonostante ciò, non solo il Piero gli vendette la telecamera, ma gli installò pure la app di controllo sul cellulare.
Stavi narrando al presente Tobia si sta rivolgendo a Piero per acquistare la telecamera che ha visto nel volantino. Perché passare di nuovo al remoto?
Almissima ha scritto: dom feb 18, 2024 11:33 amPer giorni e giorni Tobia rimase attaccato al cellulare fissando l’immagine della propria porta di casa: il postino, dei gatti, due cani ma niente donna misteriosa, finché all’improvviso, mentre stava aggiustando una Cinquecento di quelle storiche, l’immagine scomparve dal telefono.
Quel giorno si scaraventò a casa nella speranza di vederla almeno andare via. Invece per strada incontrò Gianni e Carlo e sotto lo zerbino circondato dai pezzi della telecamera distrutta il solito bigliettino
Stessa considerazione. Il racconto inizia al tempo presente e poi, da un certo punto, la volgi al remoto. 


A parte un po’ di confusione sull’uso dei tempi verbali che mi ha costretta a rileggere perché non riuscivo a seguire bene lo svolgimento dei fatti, il racconto è molto carino @Almissima  e il finale è dolce e tenero come un marshmallow. Chi la fa l’aspetti! E gli scherzi architettati da Tobia sono proprio divertenti.
Grazie!

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