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Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Per quanto riguarda le librerie io ho piazzato il mio libro autoprodotto in nove punti vendita, inclusi tre Mondadori bookstore e in luoghi anche distanti da dove vivo.

Basta alzare il telefono e chiedere la disponibilità ad esporre in conto vendita, poi con Amazon posso far recapitare le copie dove voglio in pochi giorni.

Non ho incontrato particolari problemi, avrò sentito undici/dodici venditori, nove dei quali hanno accolto la mia proposta.

Potrei quindi mettere il mio libro in tutti i punti vendita che voglio, ma al momento preferisco puntare sugli ordini online, anche perché le copie che invio devo comunque pagarle, seppur a prezzo di produzione.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Per dire, oggi è uscito sulla pagina Youtube "The Unbounds" il primo video di un progetto crossmediale che sto portando avanti, dove proprio nei video verranno narrati eventi canonici con la storia di cui parla il romanzo, ma esterni ad esso.

Se volete vederlo, per farvi un'idea di cosa sto parlando,  eccolo.

01: "I Cancelli della Fantascienza" (Hynterion) - YouTube

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Ilaris ha scritto: Io mi chiedo, però, nella mia ignoranza, se sia proprio necessario. 
E' essenziale, ancor prima che necessario.

Sarò conciso: prendi me, scrittore sconosciuto di fantascienza, per quale motivo i lettori dovrebbero comprarsi il mio libro senza neanche un punto di riferimento?

La bellezza del libro è solo uno degli elementi essenziali, ma se non sei nessuno all'inizio non basta, mai nella vita.

Puoi essere anche il nuovo Kundera, la nuova Rowling o il nuovo Asimov, ma se nessuno sa che esisti i tuoi lavori saranno destinati in modo irrimediabile a rimanere invenduti sugli scaffali o sulla rete.


 

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Sissy ha scritto: @Ethan
Nella mia esperienza, però, devo dire che la promozione da fare nel caso di un self publishing è un lavoro molto più articolato rispetto alla pubblicazione con una CE.
Ci sono le possibilità di presentazione o menzione di siti e blog, di recensione, ci si può appoggiare a qualche libreria conosciuta, io ho anche un punto vendita dove tengo i miei romanzi, ma tutto questo non è servito per il romanzo pubblicato con Amazon. 
Mi resta il dubbio se serva, per il self publishing  un seguito sui social...
Discorso articolato al quale ho già risposto ampiamente nel mio post in questo topic, nella pagina precedente.

Il self impone l'utilizzo dei social, impone di rivolgersi a promotori digitali e youtubers, starsene con le mani in mano sperando nel passaparola equivale a non pubblicare.

Io ho optato per il SP per i motivi spiegati nel mio precedente post.

Un piccolo editore può renderti la strada meno in salita nella fase iniziale, in quanto anche la CE più piccola ha la sua ristretta cerchia di follower che in buona parte acquisteranno il libro, ma terminata la sfuriata del primo mese i vantaggi di avere un editore svaniranno, mentre rimarranno i malus.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

bore_ale ha scritto: e anche col fantasy si fa molta molta fatica, te lo posso assicurare per esperienza personale. 
La fantascienza purtroppo sembra aver perso parecchio terreno, ultimamente.
Questi generi ormai possono essere proposti solo in forma ibrida.
Fantascienza+avventura: magari puoi proporlo come libro per ragazzi  :)
Sembra aver perso parecchio in Italia, ma a dirla tutta non è che abbia mai avuto molto spazio, proprio per un limite culturale nostro.

Converrai con me che ha poco senso, nel mio caso, andare a cercare piccole CE. 

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

bore_ale ha scritto:  anche perché secondo me per alcuni generi letterari purtroppo rappresenta una scelta quasi obbligata.
 
Ad esempio io sto scrivendo una saga di fantascienza e avventura, una space opera se vogliamo.

Le piccole CE sono abituate a trattare il 99% delle volte con la narrativa contemporanea, o proprio al limite con il fantasy.  

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Secondo me il discorso sulla promozione è abbastanza semplice.

Una CE piccola difficilmente ti fa vendere di suo più di un centinaio di copie in più rispetto a quelle che avresti venduto tu da solo con una promozione decente.

Sento spesso che la media si aggira sulle 3/400 copie, delle quali una buona parte vendute grazie ai contatti dell'autore stesso.

Per cui, nell'ipotesi più denegata, cioè vendere 400 copie con la CE e 200 da soli, con il self si avrebbe comunque un guadagno maggiore.

Sto parlando di un ipotesi limite eh, perché ho sentito di amici cui la CE ha fatto vendere una sessantina di copie a dirla grossa. 

Ovviamente il il guadagno a questi livelli conta ancora relativamente, ma da soli, con un po' do buona volontà e la capacità di seguire bene i social, si può colmare ampiamente il piccolo gap di vendite in più che la piccola CE garantirebbe.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Ho da poco pubblicato un romanzo dopo aver riflettuto a lungo su entrambe le ipotesi e optando, infine per il self.

La mia riflessione si è basata su offerte concrete di piccole CE (due), le numerose proposte di pubblicazione a pagamento neanche le considero, gente che ti rispondeva all'email dopo mezzora dicendo di essere interessata, (probabilmente non aveva letto neanche la sinossi) sciorinando un elenco di prezzi ed opzioni.   

Ebbene, sarò lapidario, ad oggi tra una piccola CE e il self trovo pochissimi motivi per preferire la prima.

La pubblicità: ok, hanno i loro giri e i loro canali, ma in termini numerici ciò a quanto corrisponde nella realtà? Ho seguito alcune dirette facebook delle CE che mi avevano contattato, nelle quali presentavano i libri dei loro autori. Ecco, se andava bene c'erano quindici/venti persone collegate, delle quali quante avrebbero acquistato il libro?
Secondo me uno scrittore, specie agli inizi, non può non basare la maggior parte del lavoro sulle proprie forze, sulle proprie conoscenze e sui propri mezzi. Creare una bella piattaforma Facebook e/o Instagram, contattare youtuber e pagine che si occupano del genere da lui trattato.     

L'editing: Cosa intendiamo per editing? Ho letto libri "editati" di una pesantezza unica e per nulla scorrevoli, segno che probabilmente il lavoro di editing non era sto gran ché, oppure l'editor era svogliato, oppure più semplicemente il libro faceva schifo di suo e i miracoli non esistono.
Allo stesso tempo ho avuto letture piacevolissime di scrittori che per loro stessa ammissione avevano fatto tutto da soli.
Il punto è questo, si tratta di un passaggio importante ma non può prescindere da una base valida. Facendo un parallelo con la musica, è come se si pretendesse di risolvere in fase di mixaggio le magagne di una registrazione di bassa qualità. 
Quindi? Gli editor delle piccole CE sono validi?
Ho l'impressione che Il più delle volte si tratti di scrittori mediamente esperti che si cimentano nel limare per quanto possibile le irregolarità del lavoro che gli viene sottoposto, mettendo una pezza qua e la. 
Sono convinto che un libro scritto bene sarà sempre meglio di un libro di ##### con tutto l'editing del mondo, specialmente se l'editing viene fatto da gente dal profilo non eccelso.

Ciò detto.

Ho infine pubblicato con Amazon, ho trascorso la fase iniziale senza comunicarlo a nessuno, solo per verificare la qualità della stampa e il corretto allineamento della copertina, oltre che per trovare eventuali refusi che sfuggono fin quando non si legge il libro in cartaceo. 

Dopo tre giorni ho ricevuto le mie copie prova, una per me e una per la disegnatrice che mi ha fatto la copertina.

Carta di ottima qualità, così come la rilegatura, non una sbavatura di stampa. I caratteri risaltano meglio rispetto alla media dei libri con i quali l'ho paragonato.

Molto bene anche la versione Kindle, che avevo impostato lavorando il file word con Kindle Create.

Chiunque l'ha ordinato in cartaceo ha ricevuto la sua copia entro tre giorni.

In pochi giorni ho ordinato diverse copie a prezzo di costo da distribuire in alcune librerie.

Guadagni?

Pur avendo mantenuto il prezzo di copertina piuttosto basso rispetto a quello di un libro di analoga estensione pubblicato in modo classico cartaceo, le royalties sono il triplo.

Non parliamo poi del conto vendita, le librerie qui da me prendono tra il 25 e il 30%, significa che con il medesimo prezzo guadagno anche sei euro a copia. 

Con il kindle posso permettermi di tenere un prezzo ridicolo guadagnando comunque di più rispetto ai libri pubblicati in formato elettronico dalle CE al doppio del prezzo.

Ma di che stiamo parlando?

 

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