Innanzitutto bel titolo!
Modea72 ha scritto: gio nov 02, 2023 7:51 pmHo un mal di testa atroce. Mi sento strana, ho i sensi ovattati. Cos’è questa umidità?Nai un proiettile in testa, baby Quello, lo @Stregone , è uno str@#>ç
Modea72 ha scritto: gio nov 02, 2023 7:51 pmMarco non c’è. Mi sta prendendo il panico, neanche il tatto funziona, non sento le lenzuola, il letto.Ok, mi manca l'aria, vuol dire che funziona.
Sono avviluppata in una sostanza vischiosa. Non riesco a svegliarmi. Sento l’impulso di gridare, la fame d’aria. Non capisco. Sento che mi sto agitando anche fisicamente, ma mi rendo conto di rimanere immobile.
“Marco?”
L’ho chiamato davvero? Penso di averlo urlato, ma non ho sentito la mia voce. Sento solo tuonare il mio cuore, anche questo pare sdoppiato, come la vista.
Mi rimbomba l’eco del battito. Non è possibile.
Devo svegliarmi.
Modea72 ha scritto: gio nov 02, 2023 7:51 pmLe amiche inseparabili, che non approvavano Marco e le ho allontanate.direi "e che ho allontanate"
Modea72 ha scritto: gio nov 02, 2023 7:51 pmLa mia essenza evanescente mi ingloba, fronte con fronte, petto su petto, pancia su pancia.bella questa immagine del corpo che combacia con il corpo. Suggerisce la sensazione che prima non lo facesse, ed è una sensaione, credo, che ognuno di noi sperimenta.
Ho un attimo di lucidità mentre provo, senza riuscirci, ad immaginare come possa questo secondo corpo aderire perfettamente a me, speculare, nella mia posizione ranicchiata.
Molto bello, @Modea72 , questo racconto che all'inizio sembra allucinato, ma poi si rivela qualcosa di più, e qualcosa che ho apprezzato particolarmente.
Immaginando una morta hai provato a intavolare il discorso non sulla razionalità dei viventi, ma sull'irrazionalità dei non più vivi, sui, ricordi, sulle sensazioni sensoriali. Il mondo e la realtà si fa più evanescente, fino a che non scopriamo che è la realtà ricostruita da una persona morta. Tutti i bordi sono sfumati. Il corpo che si stacca dal corpo forse segna il confine vita/morte: siamo noi stessi ma non siamo più no stessi come prima, le strutture solide le dobbiamo abbandonare. Cosa resta? Gli affetti, quelli familiari in primo luogo, dove il "fantasma" ritrova casa.
Molto particolare la costruzione a singole frasi isolate.
Mi è piaciuto, brava!