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Re: [H23] L’amo da morire

Ciao.
Hai avuto davvero un'ottima idea, originale e ricca di fascino. tanto più che la carta scelta dallo stregone per te era alquanto banale, ha i gusti rancidi come le muffe che respira quotidianamente nella sua tana, quello là!
Ti confesso che la cosa del liquido amniotico e della reincarnazione nel feto leggendo non l'avevo assolutamente colta, avevo capito che il posticino sicuro in cui rannicchiarsi forse un cantuccio invisibile a casa dei suoi, a osservarli vivere. Ho avuto il dubbio solo leggendo ai commenti e solo dal tuo ho realizzato che diventava il figlio che sua sorella aspetta.
Modea72 ha scritto: gio nov 02, 2023 7:51 pmSono a casa di mia madre. Come è invecchiata. Sento la voce di papà, sta parlando con Laura.
Mi sposto in cucina. Papà le accarezza la pancia. Mi sento sciogliere.
Sarà almeno al sesto mese. È bellissima.
Sei bellissima mamma.
La rivelazione dovrebbe essere in questo paragrafo. Secondo me però è un po' breve, soprattutto perché viene dopo lunghi paragrafi dedicati a Marco, qui vediamo in fretta la famiglia di origine, in poche righe. "Sei bellissima, mamma" per me che leggevo era riferito o a sua madre, citata tre righe sopra, o alla sorella che scopriva incinta. Che fosse la sua mamma in divenire non l'avevo assolutamente colto. Ora, puoi dire che sono una lettrice tarda, e difficilmente potrei darti torto, ma questa è stata la mia ricezione del testo :)

Secondo me, in fase di revisione, potresti snellire di molto le parti in cui riassume i dettagli della vita con Marco. Bastano le allusioni che fanno capire al lettore che è stata vittima d'un compagno manipolatore e violento, il fatto che si sono conosciuti all'università eccetera formano una digressione che secondo me distrae un po dalla forza della situazione che hai creato, in cui seguiamo questa donna che dal nulla ritrova delle sensazioni e cerca di capire il "viaggio" che sta compiendo.
Per lo stesso motivo, mantenere credibile il punto di vista di lei e l'empatia del lettore che si affaccia alla vicenda e al mistero di questa situazione attraverso le sensazioni e percezioni di lei, dovresti evitare il più possibile i passaggi troppo descrittivi, in cui lei "spiega" cosa sta facendo o pensando al lettore. Cercare di restare il più possibile nell'immediato della protagonista che "vive" questo passaggio sconosciuto. Mostrarci i suoi gesti e sentimenti senza spiegarli.
Modea72 ha scritto: gio nov 02, 2023 7:51 pmMi placo,
Sono combattuta.
Ho un attimo di lucidità mentre provo
Quell’attimo di curiosità ha lacerato il manto di paura
Scartabello i ricordi in questo faldone
Ne ho citati alcuni, ma ce ne sono altri, per chiarire cosa intendo con passaggi in cui la protagonista "commenta" il proprio vissuto a beneficio del lettore invece di "viverlo". Descrive, come per spiegarle ad altri, le sensazioni e azioni, togliendo l'effetto immediatezza di qualcuno che affronta una situazione sconosciuta e terrificante ed è sommersa da emozioni, ricordi, ecc.

Naturalmente la mia è tutta teoria, facile da esternare leggendo il testo di qualcun altro, ma sono le riflessioni che ho fatto leggendo e le ho condivise. Vedi tu se possono sembrarti sensate o inutili fisime cervellotiche.
Ribadisco l'ammirazione per l'idea e di base e lo sviluppo del racconto.
Un saluto

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