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Re: Libri... alla moda

Secondo me, in un paese come l'Italia in cui i libri e il loro pubblico sembrano per lo più essere considerati una cosa di nicchia, anche un po' retrò e destinata all'estinzione, dove di libri si parla solo in piccoli spazi ben definiti e stagni, ogni esempio in cui i libri si mescolano, escono dal loro ghetto e fanno quel che dovrebbero fare, far parte del quotidiano, della vita, della società, è ben trovato. Okay, una sfilata non è esattamente il quotidiano, ma il principio è quello: togliere il libro dallo scompartimento a tenuta stagna in cui lo si è relegato in Italia. Si può amare la moda e i libri, si può fare shopping di libri, si può tenere in tasca un libro, oltre al telefono...
Non voglio fare demagogia, ma secondo me rimettere i libri nell'ambito della cultura in senso più lato, re-immetterlo nella società globale e non solo in quella dei "veri lettori" è un passo nella direzione giusta.
Ma io aborro le distinzioni tra lettori giusti e sbagliati, letture serie e letture frivole, usi corretti dei libri e usi disdicevoli. I libri vanno usati, punto. Quindi, sono di parte ;)

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