ivalibri ha scritto: e anche per le tesi di laurea e dottorato sono partita da un indice provvisorio, che è una scaletta a ben vedere
Leggendo i vostri interessanti post riflettevo proprio sul fatto che, a differenza di colleghi universitari, non c'è stato verso ch'io riuscissi a tirar fuori una scaletta, o griglia, schema o prospetto quando ho cominciato a lavorare alla tesi di laurea. E, in effetti, è esattamente quello che mi accorgo di non riuscire a fare ora, nel mio hobby della scrittura. Sono, invece, un'amante delle liste e degli elenchi: ne stilo a quintalate, su qualsiasi argomento.
Nella scrittura parto da un nucleo, diciamo una specie di "seme" che se piantato germoglia, altrimenti muore; un'idea, una suggestione, che prendono vita solo se mi metto a scrivere, ma che evaporano se non trovo loro una collocazione su una pagina di carta o digitale. E, come i semi veri, che hanno dentro di sé, "in potenza", tutto l'albero, ma che lo mostrano solo quando il tempo è maturo, queste idee silenziose e schive non si dispiegano, non rivelano nulla di sé a parte un buon odore.
Se non preparo nessuna scaletta prima di iniziare a scrivere, quando comincio non posso rinunciare a un quaderno che tengo sempre vicino e custodisco con cura, su cui appunto tutto ciò che via via mi serve durante la scrittura: dagli alberi genealogici dei personaggi agli schemi di come si devono sedere durante un pranzo, dalle descrizioni puntuali di una borsa Birkin alle specialità di una trattoria di Palermo, dall'uso delle
mouillettes al linguaggio dei cristalli.
Complimenti a
@Poldo e allo staff per l'idea di questo contest: mi pare davvero originale e accattivante.