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Re: La danza dei gamberi parte 2

Bentrovato, @Sarano.
Dopo la prima puntata del tuo racconto, ho letto con molto piacere la seconda. Vi ravviso le stesse imperfezioni formali, soprattutto relative all'uso della punteggiatura; ti segnalo anche la massiccia presenza di spazi in eccesso. Però l'argomento è molto interessante e divertente: sai cogliere i momenti più rappresentativi e narri con passione. Presto leggerò anche la terza parte. Mi permetto di nuovo, qui di seguito, qualche consiglio puntuale.
Grazie e un saluto.
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmCrescendo però il paese cominciò ad essere stretto come una scarpa di due numeri in meno
Così, ex abrupto, non è chiaro se il gerundio si riferisca al paese che s'ingrandisce o ai ragazzi protagonisti che diventano grandi. Scriverei pertanto in modo più esplicito, ad esempio così: "Noi crescevamo, e il paese...". Riguardo alla "d" eufonica, ti rimando al commento che ho fatto alla prima puntata del racconto.
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmdistava pochi chilometri dal mare, ma tanti per noi ragazzi senza nessun mezzo, con i genitori perennemente  stanchi che trovavano sempre pronta  una scusa, il caldo, il parcheggio introvabile ,la spiaggia libera piena di cafoni, 
Il concetto è chiarissimo, ma lo esprimerei con qualche parola in più: "... comunque tanti per noi ragazzi che non avevamo nessun mezzo di trasporto"; dopo "una scusa" inserirei due punti, a elencare le varie scuse portate innanzi. Ti segnalo lo spazio in eccesso dopo "introvabile" e mancante dopo la virgola seguente.
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmUna volta arrivati parevano inghiottiti dal paese, i parenti li riempivano di attenzioni stando a bocca aperta pronti ad essere imboccati di notizie sulle novità della  metropoli.
Un po' confuso. Scriverei così: "Una volta arrivati, pareva che il paese li inghiottisse: i parenti li riempivano di attenzioni, desiderosi di ascoltare, a bocca aperta, ogni novità che provenisse dalla metropoli".
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmlaurea  chiese
Virgola prima di "chiese".
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmMa al nord com’è sentita la condizione del lavoratore? 
Mia madre replicò:- Ma sai, i lavoratori sono lavoratori come i padroni sono padroni, non cambia molto.
Lo zio la guardò.
- Ma come, le associazioni, i sindacati cosa fanno? 
Non mi pare vi sia consequenzialità tra domande e risposte. La madre esprime un concetto tautologico, per il quale la risposta dello zio è sprecata. Altro sarebbe stato se la madre avesse detto cose del tipo: "Lavoriamo 10 ore al giorno... non abbiamo le ferie pagate... non possiamo scioperare..." o simili. In questo caso, lo stupore irritato dello zio avrebbe senso.
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmMangiano e bevono alla faccia di chi lavora.
Un modo un po' sbrigativo per chiudere la questione, soprattutto visto che, mi pare di capire dall'ambientazione, siamo in anni in cui i sindacati sono protagonisti. La frase qualunquista del padre andrebbe bene se le battute tra zio e madre fossero più corpose.
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pme alcune volte ci coinvolgevano nei loro teatrini:
Qui ripeterei il soggetto: "i nostri genitori" o "i parenti".
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmerano sempre due fette.
Aggiungerei: "a testa".
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmMario oltre ad essere un scopritore di guai aveva una dote tipica di certi pugili, era un grande incassatore, chiudeva gli occhi e assorbiva anche
Scriverei "Mio fratello" prima di Mario, per ricordare la parentela al lettore; dopo "guai" ci va la virgola; dopo "pugile" metterei due punti.
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmbotte prese da Mario
Virgola dopo "Mario".
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmcome se avesse in testa un suo disegno 
Ometterei l'aggettivo possessivo, perché il "disegno" non può che essere nella testa di Mario.
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmCerte volte era come essere al circo con mio padre cercava di domare una fiera che non si arrendeva, uno spettacolo a cui noi non ci siamo mai abituati.  Mario possedeva una razione superiore di coraggio, io e anche Lucia per questo lo ammiravamo.
Un passo che va un po' rivisto nella punteggiatura e, nella prima frase, nella sintassi. Riscriverei così:
Certe volte era come essere al circo: mio padre cercava di domare una fiera che non si arrendeva, e insieme davano scena a uno spettacolo a cui non ci siamo mai abituati. Mario possedeva una razione superiore di coraggio: per questo Lucia e io lo ammiravamo. ha scritto:Certe volte era come essere al circo: mio padre cercava di domare una fiera che non si arrendeva, e insieme davano scena a uno spettacolo a cui non ci siamo mai abituati. Mario possedeva una razione superiore di coraggio: per questo Lucia e io lo ammiravamo.
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmPovera nonna quando
Scriverei: "Povera nonna! Quando..."
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmche non andava i miei genitori
Dopo "andava", ci va una virgola.
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmche quello che gli passava per la testa. 
"Quello che le passava", trattandosi della nonna.
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmdue occhi azzurro trasparente
Concorderei gli aggettivi col sostantivo, oppure: "di un colore azzurro trasparente".
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmVengo non ti preoccupare che vengo.
Virgola dopo "Vengo".
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmIn verità non è mai venuta stava bene nella sua solitudine, un mare che a noi spaventava, ma che lei sapeva come navigare
Prima di "stava bene" ci vogliono i due punti, oppure un punto fermo. Interessante, anche se inesatto, l'uso transitivo del verbo "navigare".
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmcosì male soprattutto
Virgola prima di "soprattutto".
Sarano ha scritto: sab gen 08, 2022 4:39 pmanche se a detta sua
"a detta sua" tra virgole.

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