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Re: [CP7] Luce d’estate

@@Monica

Carissima, hai costruito un inno alla luce e alla gioia nonostante il brano della Deledda abbia a che fare soprattutto con l'inverno, il buio, il timore. Lo hai fatto scegliendo con cura vocaboli appartenenti ad aree semantiche confinanti, e il risultato è sorprendente: 
roseo / innocente / pieno d'oro / piacevole / gioia / di vita rigurgitanti e di piacere/ sogni pieni di un meraviglioso sole.

Mi permetto un piccolo appunto, relativo all'utilizzo, secondo me cacofonico, dei due verbi "sembra" e "ascoltare":

Fazzoletto di seta
il cielo sembra.
(...)
Nell’aria piena d’oro 
questo vento piacevole
ascoltare.

Al netto di ciò, una lettura che ho gradito.
Un saluto!

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