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Re: se scende l'odio

Ciao, @m.q.s., che piacere ritrovarti. 
Mi è piaciuto molto il tuo racconto: parli di temi che mi interessano da sempre e lo fai con la tua capacità introspettiva, il tuo senso di giustizia e la tua grande sensibilità.
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmquando il sole seguendo la traiettoria giornaliera
Dopo "quando" e dopo "giornaliera" ci andrebbero le virgole, ad abbracciare l'inciso. È l'unico minuscolo neo nell'ottima punteggiatura di questo incipit bello e articolato.
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmsmaltisce
Anche poco sopra, in relazione al cemento, usi il verbo "smaltire": mi è balzato all'occhio, forse perché non è un verbo di utilizzo comune. Opterei per un sinonimo, soprattutto per il fatto che viene ripetuto poco oltre:
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmper poi smaltire ciò che resta
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmDa lassù, vedere il mare o le montagne lontane è la stessa cosa.
L'incipit sontuoso si conclude con un'affermazione che può significare molto più di quello che dice, soprattutto se messa in connessione con la durezza della frase iniziale.
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmDi lui avrebbero detto che era pieno di debiti, o che era scappato dal manicomio, o che aveva bevuto troppo, ma quello era un uomo sostanzialmente solo, così nessuno ha detto niente. 
Ho compreso bene cosa intendi. Mi permetto però di suggerire una formulazione che mi pare più efficace per la resa del contrasto, di amarissima ironia: "ma la verità è che quello era semplicemente un uomo solo, così nessuno ha detto niente".
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmIndossava una pelliccia slavata, un’imitazione di pelliccia. Un capo da poco, così hanno scritto i giornali.
Per un oggetto come la pelliccia utilizzerei un aggettivo diverso da "slavato". Forse "scolorito", oppure "striminzito".
Interessante la sottolineatura della notizia fornita dai giornali, ulteriore passaggio nel processo di riduzione dell'uomo a cosa.
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmquegli alberelli privi di foglie ricordano tante persone spogliate di tutto, gente in attesa di salpare per una meta migliore, emigranti con in mano valigie vuote.
Con questo paragone continui e intensifichi la carrellata di figure dolenti del racconto.
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmLì ci è morto un ragazzo che si prostituiva. Nessuno conosceva il suo vero nome.
Come le due drammatiche figure precedenti, il ragazzo non ha nome, ma solo un soprannome. Quasi a sottolineare che il passaggio nella vita non è stato riconosciuto: egli e gli altri sono passati così, nell'indifferenza generale. 
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmIn quel quartiere è scomparsa una vecchia gattara. Che brutto modo di descrivere in poche parole una persona che ha immolato la sua vita al benessere di altri esseri viventi.
Un bruttissimo modo. Eppure non ci facciamo più caso, e questo è insopportabile. Come scrivevo sopra riguardo alle altre vittime della violenza e del degrado, anche questa figura di donna è priva di nome, e quindi di esistenza, di appartenenza.
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmci sono case abitate da famiglie senza radici che si accontentano di soffrire ed espiare nel quotidiano prima di godere del silenzio dei cieli, come insegnato loro da avi giunti lì da chissà dove. Qui muore qualcuno ogni giorno, e muore in silenzio.
Mamma mia, questo è il mio pensiero quotidiano. Non è la prima volta che noto tra noi un'identità di sentire.
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmProseguendo.
La ripetizione del verbo a ogni episodio nuovo amplifica la drammaticità degli eventi, proprio in virtù del fatto che mima un freddo elenco numerico.
m.q.s. ha scritto: sab gen 29, 2022 3:55 pmLe case popolari sono una colata di cemento sfuggita direttamente dalle mani di Dio e poi modellata da artisti ciechi. I cartelli stradali, lì, sono quasi tutti scrostati. La superficie di certi cartelli stradali sono crivellate di fori che fanno pensare a pallottole, o a una forma di formaggio su cui si sia abbattuta un’orda di vermi.
Tu non ci crederai, ma la questione della vergognosa architettura di certe periferie è per me una spina nel cuore. Non riesco a comprendere come sia stato possibile progettare certi orrori. 

Mi complimento ancora una volta per la tua profonda sensibilità nei confronti di certi temi. 
Ciao e grazie!

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