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Re: Rosa

Grazie @Bef e @Eudes ,  per avermi illuminato su un genere da me fino ad oggi snobbato e toccato solo di striscio, più tramite visione di film che lettura di libri. Ora sono, invece, impegnato in una specie di full immersion nel settore, perché sto dando una mano al mio editore (anzi, editrice) nel valutare i testi di alcune scrittrici partecipanti ad un concorso a tema, appunto, "romance". La cosa mi conferma nella convinzione che esistono bravi autori, spesso sconosciuti al grande pubblico, e autori meno bravi e a volte illeggibili, che magari vantano un immeritato successo nelle vendite perché affiancati e sostenuti da migliaia di followers su social e blog vari. Indipendentemente dal genere in cui si cimentano. Se l'autore (più spesso l'autrice) sa scrivere e coinvolgere, leggere una storia contornata di "rosa" può essere piacevole per chiunque, non solo per la fantomatica casalinga di Voghera. Se invece scrive porcate, può essere osannato/a soltanto da chi è al suo stesso livello culturale. Non vorrei apparire come un intellettuale spocchioso: ho sempre affermato di essere un autore mediocre supportato da una cultura frammentariamente accumulata negli anni leggendo di tutto. Però non sopporto che ci sia gente a digiuno dei più elementari rudimenti di grammatica, sintassi, punteggiatura e perfino  di semplice buonsenso, che ritiene di poter scrivere un libro. Il genere non conta.

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