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Re: Blu

Devo dire che non sono d'accordo con @Cicciuzza: secondo me il racconto va bene così, non c'è niente da aggiungere. E' un racconto breve, quello che manca è lasciato all'immaginazione del lettore. La tavolata di soli uomini, che ridono quando il protagonista si alza per andarsene con lei, ad esempio, caratterizza, secondo me, il maschilismo della combriccola e, di riflesso, di lui. La casa "blu" rappresenta la voglia della protagonista di un rapporto duraturo, non scevro da abitudini casalinghe. La telefonata dopo vent'anni, nei quali sicuramente i due non si sono visti, né sentiti, non è necessario descriverla: immagino vent'anni di vita non soddisfacente della protagonista, che si aggrappa alla telefonata che la riporta indietro, a pochi giorni di felicità che vorrebbe replicare, ma che sa non replicabili. La morte paventata (e prevista) non è quella fisica, ma la definitiva scomparsa di illusioni e speranze e il ritorno alla vita grigia di sempre. Il tutto secondo la mia immaginazione: menti diverse dalla mia possono attribuire alle immagini delineate dall'autrice significati diversi da quelli che ho visto io. E' caratteristica insita nella brevità ermetica del racconto. Che a me è piaciuto così com'è.

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