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Re: Terza persona onnisciente e limitata

@dyskolos Se tutti i morti tornassero in vita (l'ultima domanda del video, per chi non lo avesse guardato) questo mondo diventerebbe di colpo abitato da centinaia di miliardi di persone: secondo me siamo già troppi così come stiamo.

@massimopud Me cojoni!!!

Per quanto mi riguarda penso che conoscere quando e di cosa moriremo sarebbe una condanna, basta la coscienza che prima o poi avverrà e che potrebbe accadere tra un minuto, basterebbe per cercare di vivere al meglio, serenamente, il tempo che ci è concesso, qualunque esso sia.

Re: Terza persona onnisciente e limitata

Fraudolente ha scritto: Ogni stagione ha i suoi frutti, basta masticare con calma e vedere sempre il lato migliore
E' così che vivo e, sinceramente, mi ci trovo bene. Tinture, bandane e pillole blu le lascio ai frustrati: se hanno bisogno di illusioni per trovare il coraggio di vivere, che si accomodino pure. Uniquique suum.
Ricambio l'abbraccio.

Re: Terza persona onnisciente e limitata

@dyskolos Le risposte che ho avuto sono frutto di esperienza diretta, un'esperienza che nel mio caso è stata molto diversificata.
Il fatto che gli anni dell'infanzia, dell'adolescenza e della prima giovinezza scorrono lentamente (anche troppo) credo dipenda dalla voglia di affrontare le sfide, che vorremmo che fosse subito domani, e invece tocca aspettare. Poi la vita ci sospinge nell'imbuto del tempo, in cui, man mano che ci avviciniamo al centro, le spirali si accorciano. Per fortuna nessuno di noi sa quando il tempo a disposizione sarà finito, nemmeno tu: la mente è più importante del fisico, tienilo sempre presente. Un abbraccio, amico mio.  

Re: Terza persona onnisciente e limitata

dyskolos ha scritto: Anch'io sto diventando vecchio :-)
Al momento gli anni che porto sul groppone sono 45, ma presto saranno 90: dai tempo al tempo :P
Ti do ragione sul "presto": avevo sedici anni, bigiavo la scuola per andarmene al mare, le prime "cotte", tutto era nuovo, una vita davanti piena di domande. Pare ieri. Ora, che ho tutte le risposte, di domande me n'è rimasta una, ma punto a conoscerne l'esito il più tardi possibile.

Re: Terza persona onnisciente e limitata

Fraudolente ha scritto:
Sarà un'impressione, ma sembra che tu ti crogioli nella tua vecchiaia. Conosco giovani vecchi e vecchi giovani. Mio padre, alla bella età di cent'anni, era molto più gagliardo (di testa, ma forse non solo) dei tanti adolescenti strafatti che all'alba si aggirano come zombi dopo una nottata in una discoteca di Riccione. Mi piacerebbe conoscere l'età media di chi partecipa al forum. Anche @dyskolos , che pensavo fosse un ragazzetto imberbe, comincia ad avere una certa età...
Se crogiolarsi significa prendere atto della situazione, che è quella di un uomo che è stato attivissimo su tutti i fronti e che oggi si accontenta di ciò che ancora il fisico e la mente gli consentono, allora mi crogiolo. Non è vittimismo: sono grato a madre natura che mi ha consentito di invecchiare senza particolari problemi. Gli acciacchi sono quelli minimi dell'età e fisico e mente ancora rispondono bene. Ma se assumessi atteggiamenti da giovane cadrei nel ridicolo, come qualcuno che una parte degli italiani vorrebbe santificare, ridotto da anni, tra trucchi, parrucchi e trapianti, a una patetica maschera somigliante alle cartapeste dei carri di carnevale. Credo, e mi pare normale, che l'età media dei partecipanti al forum sia di svariati decenni inferiore alla mia, che ho comunque dichiarato all'atto dell'iscrizione.

Re: Terza persona onnisciente e limitata

Fraudolente ha scritto: Se rileggi un tuo vecchio lavoro, ti accorgi che, col senno di poi, cambieresti tutto.
Mah... io sono abituato a rileggere tante volte, a distanza di tempo, i miei lavori: sicuramente mi capita di togliere qualcosa, di usare un sinonimo, di eliminare qualche refuso sfuggito alle letture precedenti. Ma non di avere voglia di cambiare tutto. Sarà perché, avendo cominciato a scrivere in tarda età, le aree di miglioramento sono troppo ridotte.

Re: Terza persona onnisciente e limitata

Fraudolente ha scritto: Gli esempi più citati nei manuali di scrittura americani sono  Ernest Miller Hemingway e Francis Scott Fitzgerald. 
Dal mio punto di vista, è leggerli direttamente che fa bene alla cultura. Leggere. assorbire, lasciarsi contaminare, credo che sia meglio, enormemente meglio, che leggere chi traduce in regole da manuale le opere di successo. Si tratta, comunque, sempre e soltanto di opinioni.

Re: Terza persona onnisciente e limitata

@Fraudolente Io credo che i manuali di scrittura con la cultura abbiano poco a che fare. Il sapere non è mai abbastanza, d'accordo: proprio per questo, e visto che il tempo a nostra disposizione non è dilatabile, personalmente preferisco dedicarlo a leggere altro. Il mondo è bello perché è vario (ma anche avariato, come si dice a Napoli). 

Re: Terza persona onnisciente e limitata

@Silverwillow  @Fraudolente  Io sono abituato a scrivere così come me la sento, essendo completamente a digiuno di tecniche studiate a tavolino.
A volte passo dalla cosiddetta terza persona onnisciente alla prima persona: quando capita, dedico alla prima persona tutto il capitolo, scritto in corsivo e titolato col nome del protagonista.  Credo che funzioni, o così almeno dicono i miei venticinque lettori.

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