@Grafèin La vostra solerzia nel fornire risposte e chiarimenti è encomiabile. Detto questo, la mia opinione sul sistema corrente di vendita demandato all'azione dell'autore presso amici, parenti e conoscenti, già espressa ripetutamente in altre discussioni sul tema, è che una vera agenzia di rappresentanza dovrebbe essere cointeressata con l'autore che ha scelto di rappresentare, percependo come compenso della propria azione una congrua percentuale delle royalties. L'azione dovrebbe comprendere, oltre alla rigorosa selezione dei testi, la ricerca di una CE di dimensioni accettabili, visto che per essere pubblicati da un piccolo o micro editore non è necessario ricorrere alla mediazione di un'agenzia, e occuparsi fattivamente dell'azione di marketing, in sintonia con l'editore prescelto. Le venti o trenta copie che l'autore riuscisse a piazzare nella sua cerchia, o le cento qualora disponga di una nutrita massa di follower sui social, non costituirebbero comunque un ricavo appetibile per lui/lei e, a maggior ragione, per l'agenzia rappresentante. E' questo il motivo per cui la stragrande maggioranza delle agenzie letterarie non punta alla rappresentanza, ma alla vendita di servizi. E' soltanto la mia opinione, d'accordo, ma non è campata in aria, si basa sulla spassionata valutazione di ciò che accade, oggi, nel mercato dell'editoria, un mercato in cui troppo spesso l'obiettivo, come fonte di guadagno, non sono i lettori, ma gli autori.
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- Argomento: [Agenzia] Grafèin
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- ven gen 07, 2022 3:54 pm
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