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Re: Afrodisiaca, bellissima e...terribile

Salve, approfitto (scusami il termine) del tuo brano per commentare e postarne uno
Inizio dal dire che hai una buona proprietà linguistica, e il racconto scorre molto bene 
Mi dispiace, però, lo stile e il tono della storia non mi convincono del tutto: mi suonano spesso ampollosi e zuccherosi, con immagini troppo ricercate che descrivono in maniera molto stucchevole situazione anche molto semplici 
Atlab the Alchemist ha scritto: Te ne stavi seduta e composta quasi a sfiorare il sedile
Atlab the Alchemist ha scritto: indeciso se essere rapito più dal taglio degli occhi o dall’angolo sfizioso che la tua bocca dipingeva sulla guancia
Atlab the Alchemist ha scritto: Le tue mani sottolineavano i discorsi che facevi con piccoli movimenti gentili quasi per non offendere l’aria che sfioravano
Cito solo queste, ma mi paiono, come dicevo, davvero molto stucchevoli come descrizioni; capisco che l’intento sia forse quello di mostrare una persona follemente innamorata dell’altra, ma questo stile mi suona pesante e prolisso, che non descrive nel dettaglio nulla e si appoggia a frasi arzigogolate per esprimere concetti semplici 

Anche i personaggi, o meglio l’io narrante, sono tratteggiati a malapena, e dal testo si riescono a intuire solo sprazzi della loro personalità, anche contraddittori a volte
Atlab the Alchemist ha scritto: Non volevo tradirmi e farti capire cose che, forse, avevi già intuito
Questa frase, e molte altre dopo, fanno sorgere nel lettore il grande dubbio del “perché” i due non possano stare insieme: si capisce chiaramente che c’è una forte tensione dell’io narrante verso questo senso, ma non mi pare che presenti mai una motivazione “oggettiva” del suo non farsi avanti, sia essa il timore di essere respinto, o la consapevolezza che lei lo vede solo come un amico, parli sempre di lui che “non vuole”, senza mai approfondirlo 

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