In generale mi è piaciuto, sia come soggetto che come svolgimento, anche se mi pare un poco "vuoto": accadono poche cose, non ci sono grandi riflessioni, anche il finale "a sorpresa" non mi ha lasciato particolarmente interessato. Non vorrei sbagliarmi, ma credo che questo, come anche altri racconti che hai postato, siano almeno in parte autobiografici, o quantomeno molto legati alla tua vita vera e quotidiana.
Mi pare, ma è un'opinione mia personale, che sia quasi più un esercizio di scrittura, una serie di eventi messi in forma di storia solo per tenersi in allenamento a narrare avvenimenti quotidiani
I personaggi, la voce narrante in particolare, mi paiono tratteggiati molto poco, di sicuro cosa voluta, ma che mi accentua la percezione che questo racconto sia stato realizzato solo per "buttar giù qualcosa". Lietissimo di sbagliarmi e di essere smentito
La forma è eccellente, solo in alcuni punti credo ci siano dei refusi
Domenico S. ha scritto: Ceno me stessoa meno che non sia un'espressione idiomatica che non conosco, credo che manchi un "con"
Domenico S. ha scritto: Gltemo manchi o la "i" o l'apostrofo
Domenico S. ha scritto: la solito strutturala "solita" struttura
Domenico S. ha scritto: Porta con sé un foglio spiegazzato con séripeti due volte "con sé"
altri piccoli suggerimenti che provo a darti, su qualche espressione che non mi convince molto:
Le parentesi quadre, e le frasi al loro interno, non mi convincono troppo, secondo me tolgono immersività alla storia, come gli incisi fin troppo evidenti di un narratore invadente
Domenico S. ha scritto: Gl ulivi risplendono della luce del sole di giugno come fossero fatti d’oroammetto di non essere molto famigliare con la pianta, ma credo che sia davvero troppo scura per riflettere e risplendere così tanto, al punto da sembrare dorata, tanto più che parliamo di un tramonto descritto poche parole dopo come "viola e arancione"
Domenico S. ha scritto: inavvertitamente, ma forse non troppo, ho letto parte del contenuto.quel "forse" lo vedo un poco superfluo, quasi errato; visto che il narrato è in prima persona, pare strano che il narratore stesso non sappia se voleva o meno leggere quel foglio
Domenico S. ha scritto: vestito di tutto puntonon so, ma questa espressione mi fa venire in mente l'immagine di una persona in giacca e cravatta, con tanto di valigetta e guanti