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Re: [N20-3] Il dottor T. Suaf

Quando dopo molti secoli la fame di felicità si esaurì e ogni desiderio era stato realizzato
e ogni desiderio fu realizzato
@Joyopi, @Plata: bentrovati cari. A parte qualche litigata con i verbi, non ho il tempo per segnalare tutto, il racconto è ben scritto e ha quelli elementi cupi che da sempre contraddistinguono le storie di Joy. Le descrizioni piuttosto lunghe cullano il lettore, e di solito sono efficaci, rendendo chiara l'ambientazione, ma secondo me si prendono troppo spazio. Il dottore, seppur abbozzato nel suo aspetto, resta ai margini della storia. Sappiamo, certo, che ha il desiderio di ammazzarsi, ma quello che rimane una grossa incognita è perché. Anche la questione dei desideri avverati, grazie all'incontro provvidenziale con Lucifero, è liquidata in poche frasi, che non apportano — come avrebbero dovuto vista la traccia — nulla di significante alla storia. Quello che vi consiglierei di fare, doveste un giorno decidere di revisionare il racconto, è di accorciare l'introduzione descrittiva del posto e delle condizioni meteorologiche e ampliare la parte che riguarda il passato del dottore. Così, avendo ben chiare le sue intenzioni di suicidarsi, la parte con dei desideri che si avverano guadagnerebbe una maggiore valenza e soprattutto importanza ai fini della storia. Il twist finale mi piace, anche un po' ambiguo. Ci sta però che il Diavolo si prenda beffa dell'ignaro dottore. Una buona prova, certo, ma non altezza delle possibilità e della bravura degli autori. Capisco la mancanza del tempo, che non vi ha permesso di lavorare bene, quindi per quel che mi riguarda (y).

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