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Re: [N20-3] Il richiamo

Alle sei del mattino, la cupola della basilica di San Lorenzo è un tortino di panna dietro ai fumi del suo fiato. Un ritorno strano di recenti immagini allegre, di vacanze estive, e giochi spensierati si sbriciolano in polvere. Da un grigio sfocato, prendono forma immagini assurde di luoghi sconosciuti, non distingue né il posto né le persone che lo guardano assenti. Muove il dito sulle scie della condensa, sembrano recinti di filo spinato; si specchiano dietro al vetro e lo guardano mille visi scheletrici che si dissolvono in fumo, non appena suo padre lo chiama.
L'incipit è la pura poesia. Mi è piaciuto da matti!
come consapevoli tordi che accettano di fare da richiamo per impaniare i loro simili
Cosa significa? Probabilmente l'avete spiegato (e qui ci vedo lo zampino di Mariangela), ma non leggendo i commenti, per evitare qualsiasi forma di influenzamento, mi è sfuggito. Ho capito che i vicini li hanno traditi, però mi piace scoprire le nuove espressioni e questa decisamente lo è. :D
Fa veloce le sue faccende con Davide che gli corre appresso per tutta la mattina.
Fa veloce le sue faccende con Davide che le corre appresso per tutta la mattina.
- Si, Anacleto mi ha informato. - Ho visto Arturo: è andato alla vineria a vantarsi di aver fatto il suo dovere e a ubriacarsi prima di venire a prendere il latte. Ha detto che se trova il ragazzo qui ci pensa lui a portarlo in caserma.
Secondo me, visto che è un dialogo tra le due donne, meglio andare a capo con Ho visto Arturo.
Allora sei pronto? Corri come una saetta e non guardarti indietro qualsiasi cosa accada.
Qui vi è sfuggito il trattino del dialogo.

Un bel racconto, dalle descrizioni poetiche e potenti che rimangono impresse nel lettore. I dialoghi, seppur verosimili, peccano della mancanza di drammaticità, vista la situazione in cui si trovano il padre e il figlio in fuga e le persone che gli stanno aiutando. Troppa poeticità, nel contesto bellico, secondo me è un'arma a doppio taglio e forse andrebbe equilibrata meglio con il resto. Non fraintendetemi: a me piace, credo però che si prende tutta la scena a discapito delle azioni e leggermente distrae il lettore dal fulcro della storia. Un bel racconto, comunque, che ti rimane dentro anche a diverse ore dalla prima lettura.

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