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Re: Foglio d'album (titolo provvisorio)

Buonasera @Luca Canetti , ho letto il tuo racconto. Ti anticipo subito che non ho la capacità di commentare, né di apportare migliorie ad alcunché, posso solo dirti la mia opinione, premettendo che ho uno stile completamente diverso e anche gli argomenti vertono su altro, però... suonavo la chitarra in chiesa mille anni fa per cui...  :D
Dunque, il personaggio c'è. Mi piace moltissimo questa Michi dalla stroncatura facile che tutti si aspettano canti di continuo Simbolum 77 e ascolti solo canti gregoriani e invece no! Lei ascolta [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Close To The Edge degli Yes, anzi, aspetta che li ascolto anch'io, così, giusto per immergermi nelle sue contraddizioni. [/font](Io ovviamente adoro le contraddizioni). 
...Urca Luca, se ce ne sono di contraddizioni qui. Posso immaginare che se te li spari in cuffia senti anche un coro d'angeli :D
Bene, capito meglio il personaggio... ora vorrei saperne di più. 
Rileggo tutto da capo con quello che so ora, ma tu intanto, mi spieghi per favore il titolo?
E mi permetti di maltrattarti il testo solo pe farti vedere come farei io?
Io sono una dal taglio facile, se non serve non si scrive, o meglio, si scrive tutto e poi si elimina. Ovviamente è gusto personale.
Beh, siccome non rispondi io ti faccio vedere  :) :
Luca Canetti ha scritto: Era una luminosa e tranquilla giornata di marzo. Alessia stava maturando la consapevolezza di essere alla ricerca di qualcosa che andasse oltre alla sua grande passione per il grande universo della filosofia. Decise quindi di andare nel vicinissimo convento delle suore domenicane spinta dal semplice intento di capire. Era davvero felice di andarci, anche perché da anni desiderava fermarsi a salutare le dipendenti della piccola libreria del paesino dove aveva fatto uno lungo tirocinio. Ma all’improvviso cambiò idea, non solo perché si accorse che la libreria era chiusa, ma anche perché aveva capito quanto fosse importante  trovare una risposta alle domande che erano emerse dalle sue numerose esperienze esistenziali.
Mentre camminava, si sentiva leggera come una piuma e aveva la sensazione di osservarsi dall’esterno: era consapevole che tutti i suoi perché stavano finalmente per dissolversi, in modo da riuscire a collocare ogni tassello della sua vita al posto giusto. Sapeva anche che stava per fare un passo molto delicato che necessitava di un’attenta e approfondita riflessione, ma sapeva che tutto quel pensare l'avrebbe anche portata la portava all’unica conclusione: che quella poteva essere la sua strada. Doveva solo aprire il suo cuore e mettere il tutto nelle mani del suo direttore spirituale. Mentre camminava, finiva di ascoltare ascoltava la sua nuova playlist di canzoni inedite: gestiva un blog e aveva sempre piacere di ascoltare musica nuova, anche se  Era l’ennesimo disco che ascoltava e non riusciva a trovare un artista che la soddisfacesse davvero. Non era facile per lei riuscire a trovare un cantante che le affidasse l’ascolto del suo EP, dell’antologia o del singolo che anticipa l’album, perché era risaputo che aveva un gusto incredibile per la stroncatura , mediato da una scrittura tesa ma godibilissima. Le sembrò di vivere in un sogno quando si trovò davanti alla porta d’ingresso del chiostro proprio alla fine di una delle canzoni. Il suo cuore batteva forte perché sapeva che aveva preso in mano la sua vita e stava per darle l’importanza che merita una svolta importante
Proprio in quel momento la porta scorrevole si aprì e apparve suor Barbara.
- spazio Michi! Che bello vederti! Io e le sorelle abbiamo pregato tanto per te. Vuoi venire in cappella con noi?
- spazio C’è Padre Lauro? Sono qui per parlare con lui.
Barbara sorrise e annuì. Quel giorno, Michi entrò in chiesa col cuore che batteva forte: in quel momento, nessuno era più felice di lei. Era in un luogo dove si sentiva a casa: sapeva che in quell’ambiente riusciva a esprimere sé stessa con naturalezza. Appena entrò nella cappella si stupì del fatto che quel luogo era rimasto esattamente come se lo ricordava. Doveva soltanto cercare di ricollocare mentalmente alcune cose che avevano subito dei piccoli spostamenti, ma questo non influì minimamente sulla gioia grande che provava.  Le piaceva che le cose restassero al suo posto, oppure... non sopportava i cambiamenti... o qualcosa del genere
Appena la porta si chiuse alle sue spalle, Michi fece il segno della croce e si mise a sedere nei primi banchi. Poi giunse le mani, chiuse gli occhi e disse una splendida preghiera a Colui che amava con tutta sé stessa e che era sempre stato il suo universo sin da quando era piccolina piccolissima. Era ancora concentrata nella preghiera, quando si accorse che la Messa stava per iniziare. Fu in quel momento che si sentì accarezzare la spalla destra. Immaginò che potesse trattarsi di Miriam, la ragazza che Michi conosceva da moltissimo tempo. Si ricordò di tutte quelle volte in cui, ai tempi del liceo, passavano gran parte del loro tempo libero a ascoltare, rigorosamente da vinile, gli album più importanti del buon rock progressivo. In quel periodo, Michi era fissata con Close To The Edge degli Yes, e lo riproponeva spesso, perché affermava che l’ascolto di quel disco spiegasse molte cose. Tutto questo la portava a sorridere. Pensò anche che conoscere Miriam poteva essere per lei un motivo di arricchimento spirituale, perché aveva fatto un po’ di strada in più in quel cammino e quindi avrebbe avuto molte cose da insegnarle. Stava riflettendo su tutto questo quando suor Ilenia le si avvicinò.
-Tra poco Padre Lauro sarà qui.
Alessia si limitò ad annuire.
E quindi non era Miriam ad accarezzarle la spalla? Oppure era Miriam, ma Michi preferisce immaginare e non girarsi? O Michi non può vedere?...
E' evidente che il racconto poi prosegue.
Sì, proprio ora ho letto la risposta che hai dato a pale star e ho capito che questo è solo l'inizio del primo capitolo per cui... non mi resta che aspettare...  :)
Ti auguro una buona serata, scusa per averti maltrattato il racconto, ma voglio pubblicare e mi serviva un commento di senso compiuto, non che questo lo sia, ma è il meglio ch'io sappia fare.
Ciao e alla prossima.

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