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Re: [MI 153] Nessuno può farlo in tua vece

Cara @Ippolita, hai scritto un bel racconto, originale e a tratti ipnotico.  :D
Non mi è piaciuto dove il protagonista si giustifica:
Ippolita ha scritto: Se appaio pomposo, letterario, è perché, nonostante abbia fretta di farvi sapere cosa mi sta accadendo, voglio descrivere gli eventi con precisione millimetrica.
Soprattutto se lo colleghiamo a questo punto:
Ippolita ha scritto: Sentivo, e sento tuttora, un tepore diffuso nel corpo – so infatti di avere ancora un corpo, anche se non lo vedo, e percepisco le mie dita che picchiettano sui tasti del telefono, le palpebre che si alzano e s'abbassano –, un canto delizioso nella testa, e il naso pieno del profumo di funghi e di muschio.
In pratica non mi torna che in quello stato estatico riesca a scrivere questa narrazione sul cellulare senza nemmeno guardarlo. La costruzione non mi torna e disturba la bellezza del racconto. Potrà sembrarti di poco conto, ma mi ha strappata dal tuo mondo fantastico. Se potessi gestire questi punti in altro modo, sarebbe perfetto. Complimenti per l’idea. :asd:  

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