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Re: [H23] L’amo da morire

Ciao @Modea72 !
Devo dire che trovo il tuo racconto molto, molto difficile da commentare.
Questo a causa del suo andamento contraddittorio, altalenante, che in molti punti non funziona come costruzione ma che, globalmente, lo fa emotivamente.
È una reincranzione? Il ricordo di un omicidio? È il Sogno di un feto? La sorella Laura è morta o non lo è? Perché la protagonista fa Zapping da una realtà all’altra? Marco, chi era veramente Marco?
L’ho riletto più volte e ancora galleggio in un senso di indeterminazione. E mi dico che forse è proprio quello che volevi ottenere: il caos pre-natale?
Mi spiazzano i repentini cambi di registro espressivo, la scelta di alcuni vocaboli (direttiva, scartabello i ricordi del faldone) molto distanti dal lessico globale del racconto. E poi ci sono passaggi che non capisco, come perchè “spinge in basso verso la serenità” oppure quandi si agita fisicamente ma rimane immobile… e quindi?
Quindi rimane la sensazione di galleggiare nel caos primordiale del liquido amniotico! Dove passato, divenire e futuro si mescolano vorticosi.
E rimane il coinvolgimento emotivo di un racconto che, forse, non poteva che essere così!

A rileggerti!

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