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Re: casa editrice Morellini

Cheguevara ha scritto: dom lug 16, 2023 4:00 pmPotrebbe anche darsi che tu stia sottovalutando la vanity fair di chi decide di pagare per farsi leggere e valutare: sborsare 30 oppure 80 Euro, per questa categoria di persone, non fa alcuna differenza.
Potrebbe darsi. E comunque si può star certi che, pagando, Morellini risulterà tra le CE più "educate", che forniscono a tutti una risposta. 

Re: casa editrice Morellini

Baritono ha scritto: sab lug 15, 2023 10:59 pmAnche sulla tiratura: se uno pensa di vendere 500 copie a settimana, o 1000 nella prima settimana, giusto che pretenda che ne stampino subito in numero sufficiente. Altrimenti, a me basta che la richiesta che il mercato fa dell'opera sia evasa, che siano 10, 100 o 1000 copie ogni settimana, mese o anno. Come si organizzano è affar loro.
Non dovrebbe essere esattamente così. Innanzitutto, è l'editore - non certo l'autore - a preventivare le vendite. E dovrebbe essere l'editore a garantire all'autore un numero minimo di copie vendute. La tiratura può essere irrilevante soltanto quando l'editore versa un anticipo: a quel punto sono affari suoi di come gestire la vendita del libro. In tutti gli altri casi, la tiratura è un dato molto importante, ed è il principale indicatore del rischio d'impresa assunto dall'editore. Sapere sin dall'inizio che ne verranno stampate (almeno) 500 copie è il minimo sindacale del fatto che l'opera sarà distribuita a dovere. Normalmente, l'editore dovrebbe sondare il mercato attraverso la rete di promozione, e in base ai pre-ordini stabilire la tiratura. La mancanza di questo dato è un segnale negativo, perché significa che non si sarà alcuna seria promozione/distribuzione, e sarà tutto affidato al caso, o all'iniziativa individuale dell'autore. Io ho rifiutato due contratti proprio perché non erano specificate le tirature. 

Per quanto riguarda la politica scelta da Morellini per la valutazione dei manoscritti, secondo me c'è tanta - troppa - ambiguità.
Alla pagina dei contatti si dice un po' tutto e il contrario di tutto: https://www.morellinieditore.it/contattaci.html

- Non pubblichiamo a pagamento però lo facciamo solo in alcuni casi particolari.
- Valutiamo a pagamento però l'importo sarà restituito in caso di pubblicazione.
- Rispondiamo in due mesi però in tre mesi nel caso di pubblicazione. 
- Accettiamo proposte di pubblicazione però il calendario è pieno per i prossimi 12 mesi. 

@Cheguevara secondo me stai sopravvalutando l'editore. Cinquecento proposte al mese? Io non credo ne riceva più di una cinquantina. Anche perché molti, come te e me, non accettano una politica editoriale del genere. Pensare che Morellini guadagni 20.000 al mese con le valutazioni è irrealistico, considerato che il suo capitale sociale è di appena 10.000. Resta il fatto che è comunque una strategia per un facile guadagno. 

Re: casa editrice Morellini

Baritono ha scritto: ven lug 14, 2023 7:02 pm
La verità è che il libro lo deve saper o poter vendere prima di tutto l’autore (anche indipendentemente dalla rete di distribuzione della casa).
Se un'affermazione del genere provenisse da un editore, io non vorrei pubblicare con quell'editore. Per me, la verità è un'altra: se il libro lo deve saper o poter vendere l'autore, allora tanto vale che l'autore si trasformi nell'editore di sé stesso. Ne ha tutto da guadagnare.

Poi capisco che ogni autore difenda la propria casa editrice (a meno che non sia indifendibile), ma questa difesa d'ufficio la trovo un po' eccessiva. 
Tutti pro e nessun contro? Morellini sembrerebbe l'editore ideale per ogni esordiente... 
Baritono ha scritto: ven lug 14, 2023 7:02 pm
Venendo alle fasi successive all’approvazione: confermo che anche nel mio contratto non era previsto un numero minimo di copie in tiratura (non so se adesso la politica contrattuale sia cambiata). 
Sembra un'inezia, ma questa cosa non va bene. Le tirature devono essere (per legge) specificate perché è proprio dal confronto tra percentuali di royalties e tirature che l'autore può farsi un'idea della convenienza o meno nel cedere i diritti di sfruttamento economico di un'opera. Nel tuo e in altri interventi non c'è stato alcun accenno alle royalties, né tantomeno alla puntualità o meno dei pagamenti da parte dell'editore. 
Sembrerebbe che si pubblica con Morellini solo per la gloria, ma chi ci guadagna? 

Re: casa editrice Morellini

Ginevra Buonasorte ha scritto: gio apr 27, 2023 4:43 pm Grazie per le risposte che mi avete dato. Ne avevo sentito parlare bene da un'amica scrittrice, che mi ha detto che Morellini ha portato spesso dei suoi autori ai Premi.
Verificherò.
Grazie ancora.
Questo può essere senz'altro vero, ma non fa troppo testo, perché nei premi prestigiosi si possono trovare persino libri di editori a pagamento. Quest'anno lo Strega ha aperto alla poesia, e tra le opere proposte ce ne sono decine di EAP. Insomma, non è un criterio molto valido, se preso isolatamente.

Re: casa editrice Morellini

Ginevra Buonasorte ha scritto: gio apr 13, 2023 10:42 pmCiao a tutti, conoscete la casa editrice Morellini? Avete esperienze con loro? Chiedo perché ho la possibilità di diventare una loro autrice.
Mi interessa sapere anche, se è possibile, la loro forza nella distribuzione.
Credo che dal contratto, se ne hai ricevuto uno, ti puoi fare un'idea della loro serietà o meno. 

Per ciò che mi riguarda, nessuna esperienza diretta, ma in passato ho studiato il loro profilo editoriale e letto alcune esperienze in rete.
Ci sono alcune cose che mi lasciano perplesso, a partire dalla modalità di invio dei manoscritti a pagamento. Non è un bel segnale. 

In secondo luogo, si tratta di un piccolo editore, ma ha molte (troppe) collane. La cosa stona, perché significa che pubblica troppo e investe poco. Il capitale sociale dichiarato nel sito, appena 10.000 euro (si consideri che un medio editore in genere ha dieci volte tanto), mi conferma che è un piccolo editore, e dunque c'è un'evidente sproporzione tra il numero dei titoli e le dimensioni aziendali. Dal sito, l'impressione è che un editore a metà tra quelli che si rivolgono ai lettori, e quelli che gravitano intorno alle comunità degli autori. 

Dal punto di vista social e promozionale sembrano attivi e hanno buoni numeri per un piccolo editore, e questo è un punto a favore. 

La distribuzione, in teoria, dovrebbe essere buona. Ma in pratica ho qualche dubbio che lo sia, perché in Sicilia non ricordo di aver mai visto i loro libri, ma magari ricordo male. Ormai anche piccolissimi editori sono distribuiti da Messaggerie, quindi non fa testo. Di sicuro, non è uno di quegli editori che hanno gran peso sul colosso della distribuzione. Probabilmente, sono distribuiti bene in ambito regionale. Con ogni probabilità, inoltre, hanno dei titoli e degli autori di punta che promuovono in modo convinto, e gli esordienti sono un po' abbandonati a sé stessi (per un piccolo editore, sarebbe impossibile promuovere bene tutti quei libri). 

L'idea che mi sono fatto non è negativa, ma nemmeno del tutto positiva. Il marchio in sé ha un profilo anonimo e debole, poco al passo con i tempi e senza un settore di mercato ben definito. Mi sembra un piccolo editore generalista rimasto agli anni '90, senza infamia né lode, un po' come Bertoni Editore, a cui manca qualcosa per fare il salto di qualità. Non si tratta di un editore che gode di particolare prestigio tra le comunità letterarie, come possono essere Marcos y Marcos, Voland, Nutrimenti, Hacca o Nottetempo. Il fatto stesso che tu stia richiedendo informazioni significa che non è uno di quegli editori noti e notoriamente di qualità, con cui firmare ad occhi chiusi. 

Tuttavia, se nel contratto non ci sono dei segnali di allarme, allora il discorso può cambiare. 

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