La ricerca ha trovato 4 risultati

Torna a “[Casa Editrice] Augh! Edizioni”

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

@GeorgeBest83 ha scritto:  Molti non hanno ben chiara la realtà, ovvero che viene pubblicata una marea di libri ogni giorno e la stragrande maggioranza non vende neanche una copia al di fuori della cerchia di conoscenze dell’autore. Con le piccole case editrici e con le big, cambia poco. 
Questo è il punto... ma il punto è che non dovrebbe essere così. Dovrebbero essere pubblicate soltanto le opere che, come si diceva un tempo, hanno "dignità di stampa". A differenza del passato, comunque, oggi comanda il mercato. Che senso ha immettere ogni giorno sul mercato migliaia di libri che non hanno e che non potrebbero avere mercato, in quanto non sono concepiti per essere competitivi sul mercato? Questi prodotti pseudo-librari servono solo ad alimentare la vanagloria degli autori, che diventano gli unici clienti degli editori, a prescindere se questi editori sono EAP o meno. 
Oggi, in Italia ci sono diverse migliaia di editori, ma gli editori che contano veramente sono meno di un centinaio. Tutto il resto dell'editoria potrebbe anche chiudere bottega, e non sarebbe nessuna perdita. Per il mondo sarebbe soltanto un guadagno, a cominciare dall'impatto ambientale... abbiamo idea di quante tonnellate di carta finiscono al macero ogni giorno? Abbiamo idea di quanto spreco di risorse c'è dietro la mania di protagonismo degli aspiranti?
Mi si perdoni la brutalità, ma io credo che  il proliferare di certi fenomeni (tra cui la EAP) non sia la causa, bensì l'effetto di una democratizzazione dell'editoria che è diventata la morte dell'editoria di qualità.
Credo anche che siano necessari degli interventi legislativi, perché l'attuale legge sul diritto d'autore risale agli anni '40 ed è evidentemente obsoleta, e non garantisce più un rapporto fisiologico tra autori ed editori.

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

Cheguevara ha scritto: gio dic 22, 2022 8:33 pm @Wanderer Sembra impossibile, eppure è pieno di esordienti pronti a sborsare migliaia di Euro per farsi pubblicare da una EAP. Pronti a fregarsene del fatto che una pubblicazione di questo tipo oggi equivale a un marchio di inconsistenza, pur di vedere il proprio nome sulla copertina di un libro. Questi sono i tempi.
Mi sembra impossibile, in effetti. 
Io credo che oggi la EAP tradizionale sia in fase discendente, e sopravviva soprattutto tra le vecchie generazioni, o comunque tra le fasce di popolazione meno acculturate e che usano meno internet (il cliente-tipo della EAP è la casalinga di provincia che non sa nulla di editoria e vuole pubblicare le sue poesie di gioventù). La EAP proliferava quando non c'era la stampa digitale, e il POD, e questo "giustificava" (si fa per dire) gli esborsi folli richiesti agli autori. Oggi, i costi di stampa si sono abbattuti. In generale, rispetto a una quindicina di anni fa, credo ci sia un minimo più di coscienza generalizzata del fatto che è possibile pubblicare un libro senza sborsare un euro. Se non altro, usando Amazon. 

La tendenza più diffusa è invece quella della editoria pseudo-free, quella che condivide con la EAP il fatto di essere a zero qualità e zero rischio d'impresa, e che spesso si presenta come "No EAP", pur essendo di fatto un'evoluzione della EAP. Per il resto, più che la squalificata EAP, oggi tra gli aspiranti è in voga la AAP (agenzia a pagamento), tale per cui non si paga per la pubblicazione, bensì per la valutazione dell'opera o per l'editing, con il miraggio della rappresentanza, o con la concreta prospettiva di essere dati in pasto a qualche agghiacciante micro editore pseudo-free. 

Siamo comunque OT.

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

Cheguevara ha scritto: gio dic 22, 2022 6:54 pmIo credo che le cosiddette costole, che spesso non sono neanche direttamente partecipate dalle cosiddette case madri, non siano altro che un espediente per raccattare un po' di quattrini pubblicando di tutto, tanto le venti-trenta copie presso amici e parenti ogni autore riesce più o meno a piazzarle
Concordo. Ma è pur sempre meglio pubblicare il proprio esordio con la costola di un gruppo più o meno noto che macchiarsi indelebilmente il curriculum con uno spudorato EAP. Almeno in questo caso c'è la possibilità che un autore su cinquanta riesca, quantomeno, ad approdare al marchio maggiore del gruppo con un'opera successiva. Poi è chiaro che gli altri 49 resteranno nel limbo della vanity press: un po' più decorosa di altre, ma pur sempre vanity press. 

Re: [Casa Editrice] Augh! Edizioni

fabioneilboia ha scritto: Il gruppo pare serio e pure ben visto nel mondo dell’editoria.
Non ho proposto nulla, ma ho studiato con attenzione il profilo editoriale di questo marchio e degli altri del gruppo. 
Mi sembra che i marchi Alter Ego e il nuovo Tetra- siano gli unici competitivi sul mercato e su cui il gruppo investe risorse.

L'impressione è che invece Augh! - così come Scatole Parlanti, Dialoghi e AttraVerso - sia un marchio editoriale ancora piuttosto acerbo e indeciso su cosa farà "da grande". Attualmente, mi sembra senza infamia né lode, orientato sugli esordienti. Appartiene più o meno allo stesso segmento de L'Erudita, costola della Giulio Perrone, e dei marchi minori del gruppo Lit, come Emersioni e Il Seme Bianco. La grafica dei libri sembra abbastanza curata, ma troppo minimale e standardizzata e non capace di generare prodotti editoriali che vadano al di là delle cerchie parentali/amicali dell'autore, come mi conferma la testimonianza di cui sopra, che rivela come non ci sia alcuna promozione dell'opera, cosa che viene affidata all'autore. Peccato che sia proprio la promozione la parte più importante del lavoro di un editore (non dell'autore!), senza la quale l'opera è come se non fosse mai stata pubblicata. 

Personalmente non mi rivolgerei a loro, anche se magari nel loro segmento sono un po' meglio di altri.

Torna a “[Casa Editrice] Augh! Edizioni”