Wanderer ha scritto: i promotori (figure mitologiche ignote agli esordienti) presentano le nuove uscite ai librai, e sulla base dei pre-ordini gli editori possono modificare in corso d'opera tirature, copertina, prezzo, e persino titolo dell'opera.
Confermo.
In realtà, prima che l'editore decida di ribassare la tiratura prevista dovranno sputare sangue sia i promotori sia i librai.
La cosa funziona in questo modo: ogni promotore riceve dall'editore il numero di copie minimo che è tenuto a prenotare nella zona di sua competenza per ogni singolo volume che andrà a presentare nel giro novità (o comunque per quelli più importanti della cedola). Di conseguenza, il promotore prima di iniziare il giro calcola quante copie ognuna delle
sue librerie dovrà acquistarne.
Quando si presenta in negozio, previo appuntamento con il libraio, inizia lo show.
Il promotore magnifica trama, personaggi, passaggi promozionali in tv, vendita dei diritti per la Metro Goldwyn Mayer che ne farà un colossal con Leonardo di Caprio e Henry Fonda, resuscitato per la circostanza; il libraio leggiucchia la scheda, trova una storia già vista cento volte e dice:
«Va be', dammene tre copie».
Il promotore accenna a un mancamento, chiede un bicchier d'acqua e infine balbetta:
«Ah, Marcè, sei matto? Nella tua libreria te ne dovrei dare 32 copie, dai facciamo 25, ti allungo il pagamento di trenta giorni e non se ne parla più»
«25 copie di 'sta schifezza? Non scherzare! Dai facciamo cinque, perché oggi sono di buonumore.»
«Marcè, c'ho moglie e due figli; che gli do da mangiare? Dai, mi rovino: facciamo 20.»
«7.»
«18.»
«8.»
«Ascolta Marcè, facciamo 15. Ti allungo il pagamento a 120gg. e prima della scadenza passo a firmarti la resa, se per caso il titolo va male.»
«Ok, vada per i quindici, ma quando ti chiamo per la resa non provarti a dire "bao", altrimenti non ti compro più un libro.»