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Re: Cosa succede?

Perdonami, ho trovato il racconto piuttosto sconclusionato sotto tutti i punti di vista: contenuti, stile e forma.
I contenuti, innanzitutto: ci presenti una famiglia che ha a servizio almeno tre persone, una domestica, un maggiordomo e un cameriere (e, dietro le quinte, ci sarà di certo anche una cuoca, perché non sembra che questi si preparino i pasti da soli); possibile che la moglie faccia l'impiegata e mendichi (o finga di mendicare, non ha importanza) l'aumento? Sembra del tutto assurdo.
L'atteggiamento del protagonista poi è poco comprensibile: va a puttane, ma si macera chiedendosi di continuo come sia potuto finire in quel modo il rapporto con la moglie; prende a calci la scrivania, spacca tutto e spera di morire, ma poi si siede tranquillamente a cena e finge di credere che la moglie lavori fino a tardi; si umilia oltre ogni limite, ma non vuole umiliarsi e da ultimo prende una decisione: parlare con l'amante della moglie per voltare pagina (?), così da umiliarsi un altro po'.
Accanto c'è una donna di cui non sappiamo quasi nulla, tranne che riceve l'amante in casa, con il personale di servizio connivente, immagino, e lo ignora bellamente. Sullo sfondo una tragedia familiare di cui non sappiamo nulla, che lui prende a pretesto per il naufragio della loro vita di coppia.
Tutto alquanto confuso e ben poco credibile, a parer mio.

Passando allo stile, ho trovato l'uso del corsivo troppo esteso: ripeti spesso lo stesso refrain (com'è stato possibile che...) e, soprattutto, lo usi per trasmettere informazioni al lettore con pensieri che una persona non formulerebbe mai nella realtà. Qualche esempio:
theripper ha scritto: lun mag 30, 2022 10:23 amPeccato non sia esploso un proiettile, non avrei mai il coraggio di farlo da solo.
Ti sembra credibile che spieghi a se stesso che non avrebbe il coraggio di suicidarsi? Se vuoi trasmettere il messaggio al lettore, fallo pensare: Magari fosse partito un colpo!
theripper ha scritto: lun mag 30, 2022 10:23 am
Come siamo arrivati a questo? Può la perdita di un figlio averci ridotti a questo?
Anche qui si avverte che l'espressione "la perdita di un figlio" è confezionata per il lettore; lui penserebbe a Mattia, James o come hai immaginato di chiamarlo. La necessità di trasmettere al lettore l'informazione che la coppia ha perso un figlio ti porta a costruire un pensiero improbabile.

Da ultimo, la forma: ci sono molte cose da rivedere (la punteggiatura nei dialoghi, per esempio), ma mi limito a segnalarti solo quelle più significative.
theripper ha scritto: lun mag 30, 2022 10:23 am«che ti chiami Dana»
È un imperativo; ci vuole l'apostrofo, non l'accento: Di'
theripper ha scritto: lun mag 30, 2022 10:23 amColpii con un calcio la pesante scrivania. Cadde a terra infrangendo tutto quello che si trovava sopra di essa.
Già il fatto che basti un calcio a rovesciare una scrivania pesante mi lascia molti dubbi...
Ma il problema vero viene poi: il soggetto di quell'infrangendo è la scrivania, e però cadendo la scrivania non può spaccare ciò che si trova sul suo ripiano. Gli oggetti si romperanno per l'impatto contro il pavimento, non perché schiacciati dalla scrivania stessa. Meglio scrivere dunque: Cadde a terra e tutto ciò che vi era sopra s'infranse.  
E poi penso che certi oggetti presenti di solito su una scrivania non sono soggetti a rompersi: una penna, un notes, un libro... Quindi anche il tutto ciò è sbagliato.
theripper ha scritto: lun mag 30, 2022 10:23 amAbbandonai la stanza quando incominciai a pensare ad altri utilizzi per quell’arma.
 Due azioni che avvengono contemporaneamente nel passato: una va all'imperfetto.
Mentre abbandonavo la stanza incominciai a pensare   oppure  Abbandonai la stanza e cominciai pensare (in questo caso un'azione è successiva all'altra e quindi i due passati remoti sono corretti)
theripper ha scritto: lun mag 30, 2022 10:23 am
C’era solo un lungo e inestimabile silenzio. 
Non so cosa tu intendessi dire qui, ma inestimabile significa "di un valore così alto da non poter essere stimato" e mi sembra che con il silenzio non c'entri nulla
theripper ha scritto: lun mag 30, 2022 10:23 am
Sapevo che il mio tono lasciava trasparire una supplica che a parole non si può descrivere. 
Questo immagino sia un refuso, perché tutto il brano è al passato.


Non sono stato molto tenero, lo so e me ne scuso, però a mio parere il racconto proprio non funziona: ti consiglio di ripensarlo integralmente.
Un caro saluto e buon proseguimento.

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