La ricerca ha trovato 3 risultati

Torna a “L'isola”

Re: L'isola

Passo di fretta, ma cerco di lasciarti un parere con la speranza che possa esserti utile.
Scrivi bene, innanzitutto; non ho riscontrato errori di grammatica né, tantomeno, di sintassi. Due sono gli aspetti su cui lavorare sul piano linguistico, a mio avviso: l'eccesso di possessivi e la punteggiatura.
In italiano, a differenza di altre lingue, i possessivi non necessari sono percepiti non soltanto inutili, ma dannosi. Qualche esempio al volo:
superju ha scritto: mer lug 17, 2024 2:30 pmPoco sopra il suo letto il lampadario della sua vecchia casa,
di chi altri può essere il letto?
superju ha scritto: mer lug 17, 2024 2:30 pmuna piccola rivoluzione in quel volto altrimenti geometrico, dove ogni cosa era sempre al suo posto.
Eppure, io sentivo ancora il suo profumo
Se scrivi: "eppure io ne sentivo ancora il profumo", eviti una ripetizione pesante e inutile
superju ha scritto: mer lug 17, 2024 2:30 pmun’essenza di cui vorrei far impregnare la mia pelle, i miei capelli, i miei vestiti 
qui sembra di leggere un testo in inglese, dove i possessivi sono obbligatori quando ci si riferisce a parti del corpo e all'abbigliamento. C'è solo la voce narrante in scena: di chi possono essere la pelle, i capelli e i vestiti? 

Passando alla punteggiatura: usi troppe virgole e quasi mai il punto e virgola e i due punti, anche quando sono necessari. Dal momento poi che ti piacciono le frasi ben strutturate, questo fa sì che ogni tanto finisci per incartarti.
Qui, per esempio:
superju ha scritto: mer lug 17, 2024 2:30 pmSolo qualche sussulto, suo ovvio, riflesso incondizionato o sogno o messaggio che importa, ciò che per noi poteva essere mille cose - a seconda del bisogno della nostra pena - per lui era sempre e solo un tumulto che scuoteva le sue sopracciglia, sempre così innaturalmente contratte, cespugliose e attorcigliate, una piccola rivoluzione in quel volto altrimenti geometrico, dove ogni cosa era sempre al suo posto.
Tra suo e ovvio si sente la necessità di una virgola, che corrisponde a una pausa nella lettura; non la possiamo mettere, però, perché si tratta di un inciso tra due virgole, a cui fa seguito un'intera serie di incisi: la frase va semplificata, magari spezzandola.
superju ha scritto: mer lug 17, 2024 2:30 pmMi rimane un letto che non abbiamo voluto cambiare, un profumo sulla vecchia federa che è sempre quello, per risentirlo mi basta scavalcare le sponde d’acciaio per tuffarmi, un po’ corsaro e un po’ vampiro, tra le onde delle lenzuola, stropicciate e increspate come i...
Dopo quello la virgola è del tutto insufficiente: serve uno stacco ben più marcato, come minimo un punto e virgola.

Il brano ha quasi una forma lirica; non so se sia una tua caratteristica abituale o precipua di questo testo. L'effetto non è male, anche se forse un po' troppo insistito in qualche passaggio.
A spiazzarmi è il continuo passaggio tra io e noi della voce narrante. Non è necessario spiegare quale fosse il rapporto con il defunto, però bisogna fare chiarezza in certi punti; qui, per esempio:
superju ha scritto: mer lug 17, 2024 2:30 pmè tutta nostra la marea.
nostra di chi? Di una voce narrante singola e del morto oppure di una voce narrante plurale?
Toglierei poi la frase finale, dove compare ancora una voce plurale, di cui non comprendo il significato.

Altro punto su cui trovo necessario fare chiarezza è questa frase, di cui non sono certo di avere compreso il significato:
superju ha scritto: mer lug 17, 2024 2:30 pmpiù delle nostre voci irriconoscibili, così placide e cortesi, come mai sarebbero state se avessimo pensato che fosse davvero lui.
Sperando di esserti stato utile, ti auguro buona permanenza sul forum e buon lavoro.

Torna a “L'isola”