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Re: Presentazioni di libri

Sineddoche ha scritto: Ma tutti questi passaggi non dovrebbero essere mediati dalla figura del distributore? Forse alcune c.e. si interfacciano direttamente colla libreria, senza passare per il distributore?
Sì, è così.
Non tutte le case editrici si avvalgono di un distributore nazionale; se in una certa zona non c'è rapporto con un distributore è l'editore stesso a fornire i libri.
Esistono poi anche ragioni legate a contenziosi commerciali: per esempio, non è raro il caso di distributori che siano in ritardo con i pagamenti ai rispettivi editori rappresentati, così accade che gli editori si rifiutino di servirli finché non abbiano saldato quanto dovuto.

Re: Presentazioni di libri

ivalibri ha scritto:
Approfitto della tua competenza, @Marcello per chiederti quando emettono fattura le librerie.
Grazie per la fiducia  ;)
In un c/vendita la libreria non deve fatturare nulla. I libri viaggiano dall'editore, o dal magazzino di distribuzione, alla libreria con una bolla di c/vendita. Al termine dell'evento, o comunque a data stabilita, la libreria rispedisce l'invenduto a proprie spese con una bolla di reso; a quel punto l'editore, o il magazzino di distribuzione, provvede a fatturare il venduto (fornito - reso) che la libreria pagherà alle condizioni convenute (se c'è un rapporto di lavoro regolare con il magazzino di solito il pagamento è a estratto conto, 60gg. fine mese; se invece si tratta di un "unicum" il pagamento avverrà tramite bonifico, tratta, bollettino di c/corrente postale...).

Re: Presentazioni di libri

ivalibri ha scritto: All'editore di solito conviene perché le librerie anticipano i soldi delle copie,
ivalibri ha scritto: Se manda le copie in conto vendita, come è normale che sia, 
@ivalibri ho l'impressione che tu abbia le idee un po' confuse... 
Se l'editore manda le copie in c/vendita le librerie non anticipano proprio nulla.
ivalibri ha scritto: anche se il caso da lui menzionato mi pare un po' particolare e non capiterà spesso di rovinare i libri.
Certo, quello è un caso particolare; ma che i libri tornino invendibili dalle rese è tutt'altro che raro: ingialliti, bagnati, spiegazzati...
Per nove anni io ho lavorato in una libreria stagionale, che nasceva nel mese prima di Pasqua con l'arrivo di circa trentamila libri in conto vendita e moriva a fine settembre con il reso totale. Nessun editore o magazzino di distribuzione si è mai lamentato che gli sia rientrato un solo volume invendibile. Io però insegnavo ai miei commessi come riempire le scatole: polistirolo e carta di giornale in ogni angolo, in modo che i volumi non si muovessero all'interno dei cartoni, scatole medio-piccole e in ottime condizioni per evitare schiacciamenti e fuoriuscite di libri, infiniti giri di scotch da pacchi attorno ai colli...
Ero un libraio molto amato sotto questo punto di vista, gli agenti me lo ripetevano in continuazione.

Re: Presentazioni di libri

Sineddoche ha scritto: In pratica l'editore ha paura del reso
Ha paura delle condizioni del reso: purtroppo certe librerie considerano i libri da rendere come spazzatura.  :eyebleed:

Al mio editore è capitato di inviare venti copie di un mio romanzo a una libreria per una presentazione che poi fu flagellata dal maltempo. Non venne praticamente nessuno e la libreria vendette un paio di copie a persone che si erano rifugiate in negozio...
L'editore mi disse che, delle diciotto rese, dieci andarono direttamente nel bidone dell'immondizia perché irrecuperabili, mentre riuscì a salvare le altre otto pulendole a una a una e ricopertinandole tutte (la mia editrice ha anche la tipografia annessa e si stampa da sola le copie).
Poco male se capita a Mondadori, che ha una città di resi con tanto di viali che si perdono a vista d'occhio; se invece capita a un piccolo editore come il mio, che investe tempo e denaro su ogni singolo libro (editing puntuale, progetto di copertina, stampa e tutto il resto) è un danno non da poco. Immagino che il tuo sia nella stessa situazione...

Re: Presentazioni di libri

Fabioloneilboia ha scritto: sei disposto a farla a scatola chiusa in un posto che non conosci
Dipende... A dieci chilometri da casa, sì: male che vada ci rimetterò due litri di benzina, visto che vogliamo sempre quantificare le spese. In un paesino del Salento senza nessun appoggio, no: quando sono andato ho fatto tre presentazioni in quattro giorni, ho visto posti che non conoscevo, ho fatto il bagno nel mar Ionio e ho conosciuto tanta gente, del mestiere e non. Qualcuno mi ordina ogni romanzo nuovo che pubblico da allora. 
Sono diventato famoso in Salento? No. Ci ho guadagnato materialmente? No. Lo rifarei? Sì, è stata un'esperienza bellissima e mi sono divertito tanto.
Ogni presentazione in luoghi "stranieri" è un'esperienza a sé: ti confronti con persone che non conosci, cerchi di far apprezzare i tuoi personaggi e non sai mai chi incontrerai. A me piace e sono sempre pronto, se ho l'occasione di farlo senza partire all'avventura. Puoi conoscere l'editor della Mondadori in vacanza, che s'innamora del tuo libro e ti propone in casa editrice e puoi anche ritrovarti a parlare a una fila di sedie vuote... In ogni caso, per come sono fatto io, è sempre molto più gratificante che pubblicizzarmi sui social.

Re: Presentazioni di libri

Fabioloneilboia ha scritto: C’è davvero gente che va ad assistere alle presentazioni in libreria a prescindere dal libro presentato?
Si deve contare sull'aiuto fattivo di chi ospita la presentazione, che deve promuovere adeguatamente l'evento tra i propri clienti/soci/frequentatori, si tratti di una libreria o di qualsiasi altra struttura; senza di quello ovviamente non viene nessuno...
E poi l'imprevisto è d'obbligo, si sa: a me è capitato di farne una in un'olfattoteca ( :love: ) gremita di gente in un paesino del Salento, ma anche di farne una in libreria a dieci chilometri da casa con due persone in tutto (di cui una non ha comprato il libro :facepalm: )

Re: Presentazioni di libri

Va.Le ha scritto: nel caso del conto vendita, i libri eventualmente venduti vengono considerati come copie autore?
No, vanno considerate come copie vendute a tutti gli effetti: l'editore ti manda trenta copie, finito il tuo giro di presentazioni gliene rendi tredici e lui te ne fattura diciassette. Funziona così (e se per caso non funzionasse così significa che quell'editore ha dei problemi).

Re: Presentazioni di libri

ElleryQ ha scritto: Quindi, ricapitolando: un autore dovrebbe pagare da sé viaggio, vitto, alloggio a Torino, posto in stand (magari solo per lo sfizio di un'ora) e possibilmente anche i libri (sempre facoltativamente). 
Be', cosa c'è di strano? 
Si parla tanto di investire sulla cultura, poi se uno lo fa lo trattate male...
:rofl:      :facepalm:

Re: Presentazioni di libri

Va.Le ha scritto: Prima di tutto vorrei capire come funziona a livello economico: il mio dubbio principale riguarda la location e 'come' vada prenotata. Non ho capito se le presentazioni funzionino come altri eventi privati in cui si affitta il locale oppure se si possano concordare formule diverse
Innanzitutto occorre capire se vuoi farla in un luogo deputato (libreria o biblioteca) o in un luogo "altro" (bar, circolo, fruttivendolo sotto casa...).
Nel primo caso nessuno ti dovrebbe chiedere un contributo in denaro (ma la biblioteca vorrà certamente che tu lasci una o due copie del romanzo), nel secondo caso dipende da luogo a luogo, da città a città, da proprietario a proprietario. Non c'è altra soluzione che farsi avanti e chiedere se sono disposti a farti fare una presentazione e, in caso affermativo, a quali condizioni.
Va.Le ha scritto: come faccio a scegliere un relatore? 
Un relatore non deve essere un letterato affermato (anzi, meglio che non lo sia perché spesso quelli si mettono a parlare dei loro romanzi, di come intendono il mondo, di quale sia il genere letterario preferito... e si dimenticano del libro che devono presentare). Cerca una persona che non sbagli due congiuntivi su tre, possibilmente che sia abituata a parlare in pubblico (importantissimo) e che abbia apprezzato il tuo romanzo: un insegnante, un bibliotecario, ma anche un assicuratore o un postino, purché rispondano ai requisiti precedenti.
Va.Le ha scritto: come ci si accorda con la casa editrice riguardo i romanzi da portare?
Se si tratta di una libreria, il libraio si dovrebbe accordare con la casa editrice o con il suo distributore e tu dovresti pensare soltanto a invitare più gente possibile.
Se invece il luogo in cui farai la presentazione non è deputato a vendere libri, toccherà a te accordarti con la casa editrice per fartene spedire (possibilmente in conto vendita) un quantitativo idoneo per una o più presentazioni.

Re: Presentazioni di libri

Silverwillow ha scritto: Ma secondo te è una brutta idea fare una presentazione dell'autore, anziché del singolo libro?
No, si può fare, ma è determinante un fattore: il relatore o relatrice, che dir si voglia.
Deve essere una persona preparata, che conosce molto bene tutti e tre i romanzi; in grado di stabilire collegamenti, di rintracciare elementi comuni e discontinuità, di far emergere la personalità dell'autrice e le sue sfaccettature... Il tutto con un ritmo veloce e coinvolgente, perché non puoi pensare di triplicare il tempo di una normale presentazione.
Se hai la persona giusta sottomano si può fare, altrimenti io eviterei: ne presenti uno solo e ti porti anche qualche copia degli altri.

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