In realtà, un'agenzia di rappresentanza non dovrebbe fare pagare l'editing all'autore, questo dovrebbe rientrare nella percentuale che prende sulle sue royalties. Diversamente dovrebbe accettare solo autori i cui manoscritti non richiedono alcun editing (salvo quello apportato in seguito dalla CE per esigenze interne).
La percentuale sulle roy, invece, dovrebbe orientarsi attualmente sul 15/20%. Proprio per questo, alle stesse agenzie converrebbe presentare l'autore solo a case editrici medie o big (ma anche piccole particolarmente inserite sul mercato).
Diverso è il discorso delle agenzie di soli servizi editoriali, che in quanto tali è legittimo che richiedano un pagamento per i servizi offerti. Ma in tal caso l'autore ci si rivolge con consapevolezza per esigenze personali (presentare un testo già potenzialmente valido agli editori, procedere in self, partecipare a concorsi, ecc...).
Il problema sono queste forme ibride attuali che spesso si celano dietro lo specchio allettante della rappresentanza, per poi proporre agli autori prima servizi a pagamento e poi CE alle quali potrebbero benissimo arrivare in autonomia.
Il fatto è che tali agenzie, tra cui anche Brassotti, pare, hanno anche la possibilità di puntare su nomi più famosi, che richiamano l'attenzione di altri autori, ma spesso questi sono arrivati a pubblicare con editori noti in autonomia e magari si avvalgono delle agenzie come questa per avere qualcuno che tratti al loro posto, ma avendo già una rinomanza tale da essere contesi tra più editori.
Ed è spiacevole e triste sapere che agli esordienti, invece, venga riservato il trattamento raccontato da @ariannadongu.
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- Argomento: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati
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- gio set 22, 2022 9:14 am
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