Miss Ribston ha scritto: lun nov 01, 2021 12:56 pmTant'è che una casa editrice dovrebbe essere un'impresa, non un'associazione culturale, e in quanto impresa dovrebbe assumersi il rischio di impresa, appunto,
Alcune CE hanno forma di associazione con finalità editoriali solo per ragioni fiscali. Questo, a maggior ragione, non significa che la CE debba chiedere sovvenzionamenti agli autori, con la scusa di farli divenire associati. Le associazioni culturali, specie se senza fine di lucro, sono tenute ad avere un bilancio sempre in pari, mai in attivo.
Ciò significa che i guadagni eventuali devono investirli nelle attività stesse dell'associazione. Tra queste attività, per un'associazione editoriale ci sono il pagare eventuali professionisti esterni (editor, grafici, impaginatori, ecc) e gli autori (con anticipi eventuali e comunque con le dovute royalties).
Non è dunque della forma associativa in sé che bisogna diffidare in una CE, ma del fatto che questa chieda eventualmente agli autori di versare una quota associativa.