La ricerca ha trovato 1 risultato

Torna a “La strategia dello spaghetto”

Re: La strategia dello spaghetto

Ciao @Adel J. Pellitteri, è un po' che non leggo qualcosa di tuo  :)
Prima di tutto, complimenti per il titolo, molto d'effetto. 
Ho formattato il tuo racconto perché si era portato dietro il font originale, da vera scema non ho fatto attenzione se c'erano dei corsivi. Se mi dici dove modificare faccio io, scusami.

Vado a leggerti.
Adel J. Pellitteri ha scritto: Tra un boccone e un altro
mi viene da dire e l'altro, ma immagino sia solo questione di gusti
Adel J. Pellitteri ha scritto: Fred Bongusto con la sua voce sex
gran bel nome! Sex è un refuso per sexy?
Adel J. Pellitteri ha scritto: Finiamo lì il pranzo di noi stessi mordendoci, leccandoci, succhiandoci come fossimo crostacei.
molto bello; toglierei però di noi stessi che è superfluo, mi sembr che si capisca bene lo stesso
Adel J. Pellitteri ha scritto: lui i suoi grugniti da eccitato.
metterei: i suoi grugniti eccitati, oppure: i suoi grugniti d'eccitazione
Adel J. Pellitteri ha scritto: a rubarti le idee e farti le scarpe”
terrei solo una delle due, in fondo, significano entrambe la stessa cosa
Adel J. Pellitteri ha scritto: , e noi siamo il mezzo migliore
mi viene da dire che il mezzo siano idee e slogan, no?
Adel J. Pellitteri ha scritto: “Ok – ho pensato – finalmente una tregua.”
è meglio usare qualcosa di diverso per indicare i pensieri; usando le stesse virgolette del parlato rischi che il lettore si confonda
Adel J. Pellitteri ha scritto: è stata una vera sorpresa.
attenta alla ripetizione: nella frase sopra c'è vera fucina
Adel J. Pellitteri ha scritto: Che finalmente si sia accorto di me come donna? Che provi anche lui qualcosa che va oltre il rapporto lavorativo?
questa parte dovrebbe essere concordata al passato perché lei se lo è domandato quando ha ricevuto l'invito, cioè prima del presente della narrazione
Adel J. Pellitteri ha scritto: lo agguanta e ci sprofonda senza pensare ad altro.
lei non può saperlo che cosa pensa lui, può sperare che non pensi ad altro o immaginarselo, ma non lo sa con sicurezza e il punto di vista è suo
Adel J. Pellitteri ha scritto: Raggelo e m’infiammo in un na
mi sento raggelare

Bellissimo il finale! Grande la protagonista, grande presenza di spirito. Peccato che sia rimasta senza nome, mentre il coglione ce l'ha, per equità lo darei anche a lei, o forse no, non è così importante in fondo. Sei stata brava a tenere il tono per tutto il racconto, ben in linea con il suggerimento del titolo. Mi piace come riporti lo spaghetto nel finale e chiudi il cerchio che avevi aperto all'inizio. 

Torna a “La strategia dello spaghetto”