Bob66 ha scritto:Robin Williams disse:Eccola qui, la vitadavanti agli occhi, fra le dita,nel paradosso temporale tra due fotografie.Bello il tuo sorriso, in entrambe, manella prima hai più o meno vent’anni,sembri felice,nella seconda ottantasei a gennaio,se ci fossi arrivata.
“Se vi dovesse capitare di passare davanti alla mia tomba, vedrete due date, con un trattino in mezzo. Bene, guardate attentamente quel trattino. È l’unica cosa che conta.”
Purtroppo la seconda data è quella su cui, inizialmente, ci si sofferma più a lungo, perché rimane tanto amore da dare e da ricevere (sempre), e perché essere coscienti non vuol dire essere pronti. Con il passare del tempo, però, quel trattino diventa una nuova dimensione in cui continuare a vivere con chi non c’è più, tra rimpianti, sorrisi e nuove consapevolezze.
Bob66 ha scritto: Bob66Bellissima questa strofa: impossibile sapere con quali e con quanti fardelli avrà dovuto attraversare i suoi sogni. Qui percepisco tanto amore, ma anche quella consapevolezza e quel disincanto che ti contraddistinguono.D’obbligo chiedersi cosa hai dovuto viveresul dorso degli occhi azzurri che mi hai lasciato.Ingenua, avida come solo una bimba, rapitadai sogni, e del sogno tenace ospite,naturalmente pagante.
Bob66 ha scritto:In questa ultima strofa inizi con una domanda e termini con una certezza, o, forse, con una speranza. Ho scritto anch'io una poesia dedicata a mio padre in cui mi domando la stessa identica cosa, ma più del non sapere, in verità, mi ha turbato il non essergli potuta stare accanto in quel momento.Cosa hai pensato, inerme nel letto,
sotto quel taglio di cielo e nuvole,
ultima porzione d’infinito?
La vita se ne è andata in un soffio,
solo questo. Cosa hai pensato?
Non è poco? Non è abbastanza?Gli occhi azzurri non cercanola verità, la inventano.
Comunque, carissimo @Bob66, questa poesia, autentica e delicata, mi ha emozionata molto.
Un abbraccio forte forte.