Prima ancora di vedere il video ho letto la poesia e sono rimasta affascinata dalla potenza descrittiva dei versi. Per rappresentare la maestosità e la longevità della natura hai attivato tutti i sensi e il risultato è stato eccellente: sei riuscito a farmi attraversare un percorso sensoriale stando comodamente seduta sulla mia poltrona. Riuscire con le parole a descrivere e trasferire ciò che i sensi catturano non è affatto facile; non basta essere un buon narratore, ci vuole sensibilità, capacità di ascolto, empatia, genuinità...
Molto bella anche la chiusa: la consapevolezza della caducità umana accentua la distanza tra l'io narrante e l'uomo moderno presuntuoso, l'uomo che guarda il passato dall'alto in basso, ma che non ha il coraggio di fermarsi per guardarsi dentro, e intorno.
Che dire Bobbino? Sei tornato a plasmare i versi con il tuo poetare inconfondibile. Bravo!
Riguardo al video, ho trovato l'intonazione e il ritmo molto migliorati; avrei evitato di inserire il testo perché lo trovo superfluo. In assenza del recitato avrebbe un senso, ma in questo caso finisce per distoglie l'attenzione dal resto. Proverei a inserire una base musicale che accompagni la voce.
Ti lascio alcune proposte riguardo alla punteggiatura e qualche piccolissima pulce.
Sale il respiro dalle fondamenta ha scritto:Sale il respiro dalle fondamenta perché così sono venute alla luce,Prova a rileggerlo così. Diventa più scorrevole e l'assenza del verso non pregiudica la comprensione.
dalla terra umida e scura. Sale
dai bestiari inviolati dei vespai
ha scritto:Bob66 elegie appese all’oblio degli uominiAl posto della virgola inserirei il punto, per dare più respiro alla strofa e per isolare la parte dedicata alla vita della natura.
che pensavano vuoto il mondo
in loro assenza. Invece la vita brulica
guarda, dentro e fuori del legno
negli interstizi dei mattoni
nella polvere dei pavimenti
nelle fuligginose anime verticali
delle assopite canne fumarie
ha scritto:Bob66Io solo qui, a spendere fantasieQui, invece, farei il contrario: il punto crea una pausa tra due versi che, secondo me, richiedono continuità.
innanzi l’atto compiuto dei rampicanti,
ad assegnare arbitrariamente
un corpo e una mente alle figure,
ha scritto:Bob66oraQui ti sei superato. Battute a parte, questa è l'unica strofa che trovo "stonata" nel contesto. Non avverto in questa la liricità che caratterizza le altre strofe. Secondo me potresti migliorarla modificando la punteggiatura e sostituendo qualche termine anche a favore della scorrevolezza e dell'interpretazione.
riflesse ai margini dell’occhio interiore
fantasmi di insensatezza inimmaginabile
alle odierne vite finalizzate, nell’assurdo
confronto tra asettiche idealizzazioni
e presunta impudicizia del vivere
a stretto contatto con gli animali
come animali, senza vergogna
Una domanda: c'è una motivazione per cui non inserisci mai il punto a fine strofa?
Complimenti e bentornato, Bob!