Ilaris ha scritto: Scusate, ma a costo di risultare antipatica, continuo a non capire perché gli aggettivi debbano essere evitati come la peste. Il problema, che i grandi scrittori non hanno, sta nell'uso improprio o ridondante.
Il fatto inconstestabile che non sono Garcia Marquez non deve precludermi la possibilità di usare gli aggettivi, perché non sono neanche Hemingway il cui stile mi pare sia altrettanto inarrivabile; si potrebbe dire che, a meno di non chiamarsi Hemingway, non bisogna scrivere senza aggettivi e avverbi...
Penso che il vero problema, sia il fatto che, le case editrici li sconsiglino. Se diventassi molto famosa, allora si, ne potresti usare quanti vuoi e dove vuoi. Ma se scrivi qualcosa di buono pieno di aggettivi e avverbi? Come fai a distruggerla? Rinnegheresti te stessa per una pubblicazione. Magari anche per sole 300 copie. Secondo me, è giusto tener presente i consigli e analizzarli. A quel punto, confronta le idee. Se ritieni i consigli validi, modifica pure. Altrimenti: continua sulla tua strada. Così, ad ogni modo, il romanzo resterà tuo. E non sarà il frutto della paura della non pubblicazione.