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Re: [MI 162] La prima edizione

I dialoghi mi sono piaciuti molto, caratterizzano molto i personaggi ‒ soprattutto lui, a mio parere ‒ riescono a instradare la fantasia in una immagine concreta della coppia che resta a dibattere nel disimpegno appena entrati in casa.

Interessante il tentativo di distrarre la moglie con la storia sull'ennesimo disco che ha comprato, però in quei punti il ritmo si è rallentato. Per chi non è appassionato di musica l'attenzione si sposta dall'azione che si sta svolgendo all'aneddoto sull'uscita dell'LP.
Rallentare il ritmo ha portato a staccarmi dalla storia e a perdere credibilità nel racconto perché mi sono chiesto: una moglie adirata con il marito, perché spende i soldi necessari per le spese primarie, lo lascia parlare così a lungo senza interromperlo? Su un argomento che poi a lei non interessa?

Infine una perplessità. Se lui ha raccontato una storia inventata sul disco per distrarre la moglie che, furba, se n'è accorta, qual è il motivo vero? Lei si arrabbia con lui perché spende soldi ma a quanto pare le nasconde altro, ma non c'è nulla che possa aiutare la fantasia a pensare ad altro. Mi sembra una soluzione mirata a far emergere la scaltrezza della moglie ma senza basi.

Detto questo, magari fossi capace di scrivere bene la metà di quanto lo fai tu.

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