Erano le dieci del mattino quando bussarono alla mia porta. Non aspettavo nessuno, tanto meno Valerio. Da quando sono andata in pensione le visite sono diventate meno che rare, abito fuori dal centro abitato, ma non è questo il motivo, la colpa è stata solo mia.
Vederlo lì, dritto sulla porta mi fece venire i brividi, era impossibile dimenticare ciò che era accaduto quindici anni prima al suo gemello, Corrado.
A quel tempo loro avevano dieci anni e io ero la loro insegnante.
«Valerio!» esclamai, «Vieni, entra» gli feci strada e ci accomodammo in salotto.
«Maestra, mi scusi se vengo a disturbarla, ma adesso che sono diventato Vice Commissario vorrei tornare a indagare sulla scomparsa di mio fratello. Sarebbe disposta a darmi una mano?»
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Ottimo inizio. Originale per giunta. Inoltre si potrebbe già ipotizzare diverse strade....
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«Bene, passo a prenderla domani mattina alle 11,00.»
Finì di bere il caffè e andò via.
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Se non fosse per la confidenza tra i due, quel caffè non ci potrebbe stare. Sai il divieto di "essere in servizio", penso però a una visita in tutta confidenza e riservatezza, roba privata.
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Il nostro è un piccolo paese ai piedi di un monte, una zona tranquilla senza particolari attrattive, tanto da non essere nemmeno meta di turisti.
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Mi pare ottima scelta l'indicazione geografica. Nelle piccole comunità la sparizione di un bambino è più impattante. In una grande città, solo attraverso i media, si avrebbe l'eco della notizia. La grande città, spesso, appare indifferente con i suoi ritmi
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Nel delirio delle accuse venne sospettato persino il padre dei due ragazzi. Si disse che poteva essere era stato lui per toglierlo alla madre con la quale, da due anni, non aveva più contatti.
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Poveri padri. Mi ricordo quello dei due fratellini, Ciccio e Tore, scomparsi a Gravina, che furono trovati dopo 20 mesi in una vecchia cisterna. Una lunga indagine di cui ancora si chiede la riapertura..
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«Ciao Edoardo, sono venuto con la maestra perché ho intenzione di indagare su cosa sia accaduto quel giorno a mio fratello. Allora ero troppo piccolo, ma oggi spero di riuscire a fare luce sul caso. Sei disposto a darmi una mano anche tu?»
«Certo, Valerio, tutto ciò che vuoi. Trova quel bastardo e lo ammazzo con le mie mani.»
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Qui mi si addrizzano le antenne. Dopo ben quindici anni, il bidello riesce a identificare un adulto dopo averlo visto sino a quando fu ragazzo? Quella frase "lo ammazzo con le mie mani, appare la frase classica di chi assume un atteggiamento difensivo e cerca di sviare.. Staremo a vedere.
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, mi disse “sì” ma si corresse subito dicendo “no, no, in bagno non c’è nessuno.” Ricordo che la cosa mi stupì. Andai lo stesso a controllare, aveva ragione, Corrado non c’era.»
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Doverose congetture di chi investiga e cerca di ricostruire
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«Portare via di peso un ragazzino agile più di una capra giù per la scala antincendio contro la sua volontà?» Valerio scosse negativamente il capo.
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deduzione corretta
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«Sì, però architettare una sparizione senza più il ritrovamento non è cosa da bambini» disse. Valerio, poi chiese a Edoardo: «Dal cancello esterno qualcuno poteva entrare?»
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deduzione corretta
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«Ma Corrado non poteva sapere che tu in quel momento eri in magazzino e non nei paraggi della portineria» rifletté Valerio in un sussurro.
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Ricordi troppo vividi per essere così lontani, però se aiuta alla costruzione dei fatti, va bene
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«Mio fratello sembra sia stato rapito dagli alieni, qualcuno ha avuto il coraggio di avanzare persino questa ipotesi, tanto assurda è stata la sua sparizione. Lei cosa ha fatto dopo?»
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della serie "Chi ha ucciso Laura Palmer?" o meglio ancora, X files
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«Ai tempi il Commissario venne da me tre, quattro volte, cercando qualche dettaglio che potesse essere utile, non riuscii ad aiutarlo.»
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Qui mi pare il classico caso in cui si dovrebbe investigare sulla vita dei genitori e dello scomparso, nell'humus fertile che è la vita all'interno della famiglia. Addentrarsi in altre strade è solo dispendio di energie.
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«Sa che ho scoperto che questa casa è stata costruita su un vecchio rifugio antiaereo della seconda guerra?» A questa affermazione la tazza con il caffè mi sfuggì dalle mani e finì sul tappeto.
«Credo che lei abbia parecchio da dirmi» disse puntandomi l'indice contro.
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Come mai lo si scopre solo ora? Comunque non vedo come si può alludere in modo così certo a un coinvolgimento.
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«Come hai fatto a capirlo?» Gli chiesi.
«Ho osservato la sua reazione quando mi ha visto la prima volta che sono venuto, sulla porta è sbiancata e poi quel tremore, tipico di chi ha paura. E perché avrebbe dovuto avere paura di me? Anche il Commissario a quel tempo ebbe qualche dubbio su di lei, non tanto per sospetti oggettivi, ma per il suo comportamento. Notò che, dopo l'accaduto, lei si chiuse del tutto in se stessa, a parte le ore trascorse al lavoro non fece più parte della comunità. Certo, la causa poteva essere una normale reazione all'evento; in fondo, era stato un trauma anche per lei.» Poi strinse gli occhi e in tono minaccioso incalzò: «Mi dica la verità su come sono andate le cose.»
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Troppo perentoria! Toglie il mistero che aleggia. Con tale frase, si arriva alla conclusione che poteva essere anche diversa...
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Feci la scelta sbagliata perché mi misi sul divano e, stremata com’ero, dopo un po’ mi addormentai.
Il mattino seguente mi resi conto della follia che avevo commesso. Avevo sequestrato un bambino mentre tutto il paese lo stava cercando. Avrei perso il lavoro, la stima di tutti. La sua marachella era perdonabile, il mio comportamento invece era un reato. Mi avrebbero accusata di averlo traumatizzato lasciandolo chiuso al buio per tutta la notte. Lo avevo pure picchiato, lasciandogli di certo qualche livido. Come potevo giustificarmi?»
Valerio mi guardava con gli occhi sbarrati «Sì, è andata proprio così» ammisi.
Non osava chiedere cosa fosse accaduto dopo, che fine avesse fatto suo fratello, mi afferrò per le braccia scuotendomi con violenza, gli occhi inferociti, non riusciva a parlare.
«È vivo» dissi, «lasciami e te lo mostrerò.»
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In fin dei conti, questo "lasciami e le lo mostrerò" appare sinistro, peccato che troncato così, non hai potuto considerare altre soluzioni, tipo: Lui la segue nell'interrato, e quando sono lì, la vecchia lo scaraventa dentro, rinchiudendolo al buio accanto allo scheletro del fratello, eliminando l'unico che conosce la storia. La seconda: Ho pensato che il commissario ( come dice Marcello è troppo giovane, per la laurea in giuris. e varie specializzazioni, corsi in polizia, ect, ci passano gli anni) non fosse il fratello dello scomparso, la lo stesso scomparso, che magari sapeva della fine del fratello (sono gemelli) venuto a eliminare la vecchia, unica testimone della tragedia. Magari, tra i due gemelli, vi era discordia e chissà...
Insomma, un caso risolto al 50%, tra lei e lui. Senza troppi fatti eclatanti. Va bene anche così. Ciao a presto e grazie.
