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Re: Il Pettirosso

@Neuromante ti dico subito che il racconto è piaciuto anche a me, trovo anch'io il tipo di narrazione aderente al periodo "storico" e adatto alla trama. Si percepisce chiaramente cha hai una mano felice, il testo risulta scorrevole, gradevole, pennellato da belle descrizioni. Quindi: Bravo!
Detto questo, siamo qui per fare le pulci, il che non significa criticare "ad muzzum" (lingua siciliana) ma aguzzare la nostra vista di lettori/narratori al fine di migliorarsi a vicenda. Si tratta più semplicemente di piccole sviste, inesattezze (giacchè non tutti possiamo sapere tutto). 
La nostra passione, la narrativa, ci obbliga ad inventare una realtà che non esiste, ma che, per essere credibile, deve attenersi fedelmente alla realtà stessa (fantasy e fantascienza esclusi).
Tutta questa tiritera, un po' spocchiosa  :D, lo ammetto, per darti un mio suggerimento.
Neuromante ha scritto: Aveva rubato delle briciole di ostia dall’altare,
Per quanto carina e ben riferibile al beccare di un uccellino, ciò sarebbe impossibile perchè prima della "frazione del pane" (cioè quando il prete spezza l'ostia), il prelato stende sull'altare un piccolo tovagliato bianco, inoltre spezza l'ostia sopra il calice affinché neppure una briciola vada dispersa. Il tovagliato viene poi rimosso e sull'altare non resta proprio nulla. 

Secondo punto: qualcuno ti ha detto
bwv582 ha scritto: Questo stile resta comunque molto "raccontato" e, ti dirò, in un racconto di questo tipo ci sta anche bene.
 Anch'io sono dello stesso parere, ma credo sia possibile animare la scena proprio quando il bambino avvista l'uccellino. Fallo parlare con un "Guardate, guardate!" o quello che vuoi tu, poi fai parlare la folla, ora uno ora l'altro affermado che si tratta dell'anima benedetta del morto; fai sentire lo stupore, ma anche l'ingenuità del popolo a riguardo. Con la tua capacità descrittiva puoi fare moltissimo. 
Spero di non essere risultata antipatica. I commenti mettono i commentatori sempre un po' a rischio, soprattutto quando non ci si conosce.
Leggerti è stato un piacere e con piacere tornerò a leggerti quando ti cimenterai in altro.

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