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Re: [CP15] E giù, e oltre

Ho immaginato una donna affacciata alla finestra cantare – sperando di raggiungre l'amato – il suo dolore, la sua prigionia, il loro destino. Hai scritto un poema! Prevale il ritmo incalzante tipico del flusso di coscienza, c'è trasporto ed enfasi, ci sono immagini e intensità.
La chiusa, lo ammetto, mi sembra frutto di esperienza personale (cioè davvero tua nonna avrà pronunciato questa frase che calza a pennello, ma nello stesso tempo mi pare stoni un po' dentro la poesia).
Come in un altro caso, non sono sicura che il componimento abbia centrato in pieno la traccia; il tuo è sì una canto di morte ma anche e soprattutto d'amore (almeno io l'ho interpretato così) tanto che lì per lì sembrava avessi scelto la terza traccia.

In ogni caso: Complimenti

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