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Re: I posti che conosci anche tu

pale star ha scritto: e sembravano quasi due gemelli.Una volta, c'era questa ragazza che viveva in un paese vicino. Si era presentata una sera, cercando Andrea, e forse pensava che avrebbe trascorso la serata con lui. Loro due da soli, intendo. 
Qui, a parte il refuso dello spazio che manca dopo il punto, dovresti andare a capo perchè mostri un flashback presentando un nuovo personaggio. Inoltre l'uso di "questa" è fuorviante, tanto che inizialmente pensavo ti riferissi ancora ad Anna; pertanto sarebbe più corretto dire "una ragazza".
pale star ha scritto:  si sono accorti che o mancavano tutti e due, o c'era lui e lei no, o viceversa. Si evitavano, insomma, ed evitavano i posti che sapevano essere frequentati dall'altro "per non ferirsi" Un po' come in quella vecchia canzone di Battisti, in cui due si lasciano e lui dice a lei di non farne un dramma e di non frequentare i posti che conoscono tutti e due. 
Qui lo stesso concetto è ripetuto due volte (quello di non frequentare gli stessi posti), inoltre la frase risulta lunga e un po' spiegone. Ti ho suggerito lo snellimento citando la canzone che, famosissima, viene facilmente riconosciuta.
pale star ha scritto: Qualcuno ha pensato che c'entrasse una ragazza di un altro paese, che era ronzata intorno ad Andrea per un po',
Anche qui trovo fuorviante "una ragazza", non si capisce se si tratta di un'altra o della stessa di cui hai detto prima. In questo caso ti suggerirei di scrivere "quella ragazza che gli era ronzata attorno per un po' ".
pale star ha scritto: Ma neanche il Boyler che gli dava dei cretini (che poi, non è che abbia usato proprio questo termine) era servito a smuoverli.
l'affermazione che ho evidenziato mi suggerisce l'idea che a raccontare la storia sia una ragazza, giacchè un ragazzo non si sarebbe fatto certi scrupoli a riferire la parola-ccia.
pale star ha scritto: conveergeva
Refuso: convergeva
pale star ha scritto: L'estate era gocciolata via un giorno rovente dopo l'altro. 
Bella espressione, molto azzeccata, con "goccilava" e "rovente" richiami alla memoria le gocce di sudore 

Finiti gli appunti proseguo con i complimenti. Mi è piaciuto molto il tono colloquale del narratore. Sembra di sentire una ragazza (ti ho spiegato già il perché) che da osservatore esterno non può conoscere la motivazione del litigio. Come piace a me hai scelto di raccontare una parte precisa della storia, in questo caso la dinamica degli atteggiamenti; lo scopo non era svelare le cause del litigio quanto l'atteggiamento dei due. Anche nel finale il racconto mantiene lo stesso scopo, ci mostra il loro comportamento, come la casualità che li ha messi fianco a fianco li fa tornare a ridere contemporaneamente ricordando loro la perfetta sintonia che hanno sempre avuto, il piacere di stare insieme, l'inutilità di altre spiegazioni. 
Delinei i personaggi e l'ambiente con molta chiarezza inserendo i due nel contesto giovanile, le uscite con amici, il paese che li osserva, il personaggio Boyler che li appella esortandoli a smetterla con quel muso lungo. 
La chiusa mi ricorda la canzone di Dalla: Anna e Marco.
Brava!

Spero di esserti stata utile, i miei sono solo suggerimenti da comune lettore. 
A presto
 

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