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Re: [Lab6] Distruggere Occupy Wall Street

@bestseller2020 Ciao
bestseller2020 ha scritto: Quella mattina, camminò con un passo cautelato, guardingo
Perché non "cauto"? Poi "cauto" e "guardingo" sono una ripetizione inutile
bestseller2020 ha scritto: Non era ancora riuscita a scrollarsi di dosso i ricordi dei giorni in cui il caos si era impadronito della piazza e lei faceva fatica a oltrepassare la marea umana che si contrapponeva ai suoi ferrei orari di lavoro.
Qui ci sono problemi coi tempi verbali
bestseller2020 ha scritto: si erano accampati a margine del lastricato pedonale che lei percorreva per raggiungere l’ufficio.
La prima lettera è rimasta in corsivo per disattenzione
bestseller2020 ha scritto: Tutto era stato inghiottito come dalle sabbie mobili
Una similitudine esplicitata così funziona poco bene: perché non direttamente una metafora?
bestseller2020 ha scritto: gli improvvisati bivacchi
L'aggettivo prima del sostantivo, qui e anche successivamente, si addice poco al registro
bestseller2020 ha scritto: L’unico rimorso: non avere mai avuto il coraggio di fermarsi a discutere con loro.
Non mi piace granché il verbo essere sostituito dai due punti qui
bestseller2020 ha scritto: Lei che lavorava presso la holding Stars prime,
Perché "presso la" e non "alla"?
bestseller2020 ha scritto: dopo la morte del marito, e a distanza di anni, di quella del figlio
"dopo la morte del marito e, a distanza di anni, di quella del figlio"
bestseller2020 ha scritto: Ted si era gettato dal terrazzo di un hotel dalla disperazione.
Questa frase non funziona bene per la sequenza di preposizioni, cercherei un'altra soluzione
bestseller2020 ha scritto: La crisi del duemilaotto aveva polverizzato interi portafogli azionari e lui, da broker, aveva fatto scelte azzardate.
Questa parte è infodump e rallenta la narrazione
bestseller2020 ha scritto: invano aveva cercato di farlo ragionare: inutilmente
Ripetizione, la parte dopo i due punti si può tranquillamente eliminare, anche perché è un passaggio dove c'è già abuso di due punti. Ripetersi così tanto dà l'idea di avere poco fiducia nelle capacità di comprensione del lettore o di non sapersi spiegare molto bene e dà fastidio
bestseller2020 ha scritto: “Penso di no! Ma era nell’aria, d’altronde”.
Per dare un po' di realismo in più al dialogo, spezzerei le due battute con un'azione
bestseller2020 ha scritto: Che strano tono ha oggi!
Suona artefatta come frase. Inoltre il dialogo ha un po' troppi punti esclamativi
bestseller2020 ha scritto: “Già! I soldi...sono sempre accompagnati dalla morte, però!”
Dopo i tre punti ci vuole lo spazio e la maiuscola
bestseller2020 ha scritto: rispose Ellen
Anche qui disattenzione sul corsivo
bestseller2020 ha scritto: rispose Ellen che si fermò a ricordare
"si fermò" non suona bene: non sta compiendo movimento, e la sua linea di dialogo è conclusa
bestseller2020 ha scritto: Erano parole dell’Apocalisse che il vecchio Joseph ripeteva spesso e che lei ne aveva interpretato il significato attribuendolo alla nascita dei social media: il mezzo che avrebbe facilitato l’aggregazione dei popoli di tutto il mondo con un solo clic. E lei, che ebbe il compito di leggere tutti i giornali e riferirli al vecchio, fu testimone di quella era.
C'è una concordanza strana nei tempi verbali nel momento in cui passi al passato remoto
bestseller2020 ha scritto: quella che avrebbe reso il mondo migliore- secondo loro- e dato ai paesi poveri, la possibilità di crescere
L'inciso va con i tratti lunghi e serve lo spazio anche prima del tratto. Inoltre la virgola lì non ci va
bestseller2020 ha scritto: fece che le multinazionali si facessero più furbe con contratti ad hoc con i governi.
"fece sì che"
bestseller2020 ha scritto: Nel paese del fiume sacro, la crescita delle industrie chimiche per gli antibiotici era stata vertiginosa e avvelenato terra e fiumi: storia recente.
"aveva avvelenato"
bestseller2020 ha scritto: Erano parole dell’Apocalisse che il vecchio Joseph ripeteva spesso e che lei ne aveva interpretato il significato attribuendolo alla nascita dei social media: il mezzo che avrebbe facilitato l’aggregazione dei popoli di tutto il mondo con un solo clic. E lei, che ebbe il compito di leggere tutti i giornali e riferirli al vecchio, fu testimone di quella era.
Ricorda che quelli di Occupy Wall Street divennero l’occhio del ciclone, su cui si concentrarono le accuse contro la nuova economia globalizzata, quella che avrebbe reso il mondo migliore- secondo loro- e dato ai paesi poveri, la possibilità di crescere. Lo smartphone come simbolo di benessere e libertà per cinesi, indiani, pachistani, e così via. E la depredazione delle loro risorse, dell’ambiente, il prezzo da pagare. E la responsabilità dei danni? La tragedia di Bhopal, in cui era rimasta coinvolta la Union Carbide, fece che le multinazionali si facessero più furbe con contratti ad hoc con i governi. Nel paese del fiume sacro, la crescita delle industrie chimiche per gli antibiotici era stata vertiginosa e avvelenato terra e fiumi: storia recente. Nella terra del nirvana le antenne paraboliche erano sorte come funghi sui tetti delle povere capanne. Per un pugno di riso, un televisore, uno smartphone, si squagliano i circuiti elettrici per ricavare metalli preziosi, attraverso l’uso di acidi inquinanti.
Ricorda che a dare manforte a quelli di Occupy Wall Street si erano aggiunti quelli di Adbuster, movimento canadese anti-consumista: “basta con sperperare le risorse! Vogliamo la decrescita felice!” E poi, il giorno fatidico della notizia del tunisino Mohamed Bouazizi: trascinava il carretto delle verdure da vendere al mercato di Sidi Bouzid. I poliziotti gli chiedono il pizzo. Lui è stanco di pagare: si rifiuta. Il sequestro di tutto e lui che si dà fuoco, accendendo l’ira della gente e la primavera araba. 
Tutto questo passaggio non funziona. Il discorso è molto bello, ma si sente troppo poco Ellen: così è un resoconto dell'autore, piazzato lì senza gran cura. Serve un innesco molto più potente per mettere in moto questo treno di pensieri nella mente di Ellen: è fuori luogo se generato dallo scambio di battute precedenti, e se è frutto di un precedente e lungo subbuglio emotivo, non sei riuscito a trasmetterlo a sufficienza.
C'è anche il problema che è irrealistico che Ellen si fermi a fare una sequenza di pensieri così lunga nell'ufficio di Oliver: immaginando la scena, è come se rimanesse un minuto intero in silenzio a fissare il capo: è un effetto abbastanza comico.
Lei entra in ufficio, incomincia a sparare a zero e poi si perde in questo treno di pensieri. Funzionerebbe meglio se durante il dialogo lei fosse via via più piccata dalle uscite di Oliver e, nel momento in cui lui si assenta un attimo - esempio banale, riceve una telefonata - lei allora ha questi pensieri
bestseller2020 ha scritto: A distanza di dodici anni, dei nuovi, vengono a disturbare i vostri piani.
Non ho capito, manca qualcosa a questa frase
bestseller2020 ha scritto: D’altronde, a detta di suo padre Ioseph
Prima l'hai chiamato Joseph
bestseller2020 ha scritto: “Tutto qui? La indispone che vogliano assomigliarci? Le sta a cuore la sorte di questi! Se loro hanno sostituito Buddha con un cellulare per stare su internet e vedere com’è bello il nostro mondo, affari loro. Non vedo perché dovrebbero privarsi dei loro nuovi divi. Li seguono e sono felici di vivere sotto la loro ombra. Meglio un like che riti e candele. Più comodo di lunghe code ai santuari. Poi, ci arriveranno anche loro, un giorno, ad avere un comodo alloggio in un quartiere con le fogne funzionanti, un mezzo di trasporto che non sia un somaro, un governo di politici corrotti a cui affidarsi, i centri commerciali alla moda. Tutto questo deve essere conquistato col tempo”.
Il discorso funziona per chi lo dice, ma non per quando lo dice. Non tanto per la sua calma glaciale: quello è un tratto caratteriale di Oliver che funziona (anche se arriva poco, avresti potuto usare di più le azioni e i suoi movimenti controllati fuori dal dialogo). Oliver n[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]on dovrebbe neanche perdere tempo a rispondere a Ellen, dal suo punto di vista, perché non la vede come sua pari - tantomeno dopo la sua scenata.[/font] Invece ribatte all'argomentazione etico-morale come se stesse discutendo con un amico al bar. Non ci mostri abbastanza le sue emozioni: è divertito? Annoiato? Infastidito?
Sul dialogo di per sé, mi stona "Meglio un like che riti e candele". Il concetto che vedo personificato dalla classe sociale che Oliver vuole rappresentare è qualcosa di una sfumatura leggermente diversa da "un like", sulla linea del "la fama", "la gloria", "il successo"
bestseller2020 ha scritto: Con quale autorità?Adesso le cose sono diverse
Ci vuole lo spazio dopo il punto interrogativo
bestseller2020 ha scritto: Contro i nuovi ribelli non potrete usare la shock economy tanto cara a voi: questa sta funzionando bene in Europa e nei paesi latini. Senza sovranità monetaria, si stanno indebitando con le banche per qualsiasi esigenza interna: che stupidi
Linea di dialogo molto innaturale
bestseller2020 ha scritto: “Ah Ah Ah!
Penso funzionerebbe meglio descrivere la risata, piuttosto che buttarla nella linea di dialogo. In generale il dialogo è molto statico
bestseller2020 ha scritto: Mai faranno a meno dei nostri dollari: poveri illusi!”
"poveri illusi" è una frase da cattivo dei cartoni animati, è imbarazzante in questo contesto
bestseller2020 ha scritto: Oliver apparve beffardo e ridere di lei.
C'è un refuso. Inoltre direi "le apparve", visto che il punto di vista è Ellen. In generale, questa frase si può cancellare perché non serve a niente
bestseller2020 ha scritto: Ellen strinse i pugni per la rabbia: ma non reagì.
Penso ci sia una soluzione migliore ai due punti



Apprezzo molto il tema che hai scelto di trattare e alla fin fine hai scritto una storia non banale. Sono da rileggere con più cura e attenzione molti passaggi, la fretta fa brutti scherzi. Inoltre i gesti e le parole dei personaggi sono innaturali: se provassi a immaginarli e averli davanti agli occhi, risolveresti il grosso di questi problemi, e riusciresti a renderli più umani e meno macchiette porta-bandiere di idee.
Un racconto con della potenzialità, ma che tutto sommato mi ha affaticato. Se sistemato a dovere può essere interessante  (y)

Re: [Slab6] Distruggere Occupy Wall Street

bestseller2020 ha scritto: però devo dire che "dovreste essere voi, come compagni di contest" a darmi delle dritte...quindi vi aspetto.
Direi di informarti molto bene, ma non renderla una cronaca giornalistica; di non scadere in luoghi comuni né morali paternalistiche; di mettere in luce le contraddizioni più interessanti senza screditare il movimento; e di non avere paura di schierarti politicamente  :D

Re: [Slab6] Distruggere Occupy Wall Street

Scegli un tema difficile, ma profondamente interessante. Sono curiosissimo di leggere il tuo racconto. La sinossi è ben scritta: la forma è accattivante e suggerisce il punto di vista tematico del narratore, gli eventi sono espressi in modo chiaro. Mi aspetto quindi una sequenza di scene diverse; difficile da gestire, specialmente in un racconto breve, ma può funzionare. Attendo con fiducia.
A presto!

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