Riccardo73 ha scritto: Salve a tutti.
Discussione molto interessante.
Mi è venuto un dubbio, però (che forse non è solo mio, a quanto leggo).
Sappiamo tutti che uno dei pilastri fondamentali (e più interessanti e avvincenti, se ben realizzati) della focalizzazione interna del narratore interno è il fatto che la vicenda viene raccontata dal punto di vista del narratore, sarebbe a dire secondo i suoi modi di vedere eventi, cose e persone, i suoi pregiudizi, i suoi bias, col suo lessico, la sua sintassi, ecc.
Ebbene, mi chiedevo: è legittimo un procedimento del genere nella narrazione con narratore esterno e focalizzazione interna? Se sì, fino a che punto? Non si corre il rischio che diventi – di fatto – un narratore interno con focalizzazione interna?
Penso che la risposta possa essere nell'equilibrio. Se il protagonista ha un certo lessico, e io sto scrivendo in prima persona, mi sento autorizzato a usare il suo lessico, magari anche con errori nella struttura delle frasi, slang etc. Se il narratore è esterno e la narrazione in terza persona, ciò non è più necessario, anche se la focalizzazione è interna, e allora personalmente protendo per un narratore trasparente, che non rubi la scena al personaggio e che si esprima in modo neutro, prendendo eventualmente in prestito di tanto in tanto espressioni del personaggio.
aladicorvo ha scritto: Persa nelle brume tecniche, brancolavo e solo a tratti tastavo qualcosa.
Ti capisco
dyskolos ha scritto: Chissà se ci sarà un Labocontest sul far ridere
Mi servirebbe, sono negato per i racconti divertenti - e sì che di persona sono estremamente ironico