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Re: [Lab 13] L'incontro

Kasimiro ha scritto: In realtà è più semplice di quanto si possa immaginare. Come sai una formica sola è una formica morta. Incontra un altro formicaio con una specie più piccola di dimensioni ma agguerrita e pronta a far fuori l'intruso. Immagino come minaccia o come cibo.
La riflessione in parallelo alludeva alla solitudine dell'uomo, che pur vivendo in una comunità assolutamente estranea ai suoi bisogni, sta in mezzo alla gente ma si sente più solo che mai, ci possiamo anche aggiungere la depressione.
Qui la similitudine: questa condizione oltre che alla morte della formica, può portare anche alla morte dell'uomo? 
Prospettiva tristissima, ma molto affascinante. Mi sfuggiva perché tendo a essere un po' troppo ottimista alle volte :asd:

Re: [Lab 13] L'incontro

Ciao @Kasimiro, è sempre un piacere leggere i tuoi racconti. Nel tuo modo di narrare, il fantastico si inserisce nella quotidianità con naturalezza; non c'è alcuna tensione da parte dei tuoi personaggi nell'accettare ciò che è diverso o ignoto, e questo si traduce in una gran sensibilità e delicatezza che contraddistingue la storia e mette al centro la relazione tra i personaggi. Ci sarebbero tanti esempi di storie d'amore simili o vagamente simili, ma visto che parli di imenotteri: hai mai visto Bee Movie? Riferimenti altissimi, lo so :asd:
Da zoologo, devo dire che hai fatto un ottimo lavoro di approfondimento (non che sia poi così importante, per me). Tuttavia, questo passaggio mi ha confuso un po':
Kasimiro ha scritto: Di fronte mi appare una faccia terrificante con due occhi spiritati dai quali partono due antenne
Le antenne non partono proprio dagli occhi; a questo punto della storia ancora non so che si tratta di una formica, perciò mi sono immaginato un mostro con delle antenne che partono direttamente dal centro delle pupille.

Tra l'altro, a questo incontro, mi stavo immaginando un trucco in stile La sfinge di Poe.
Il tema, alla fine del racconto, mi risulta un po' troppo criptico. L'empatia sta al centro, ed è meraviglioso, ma fatico a decifrare più in profondità. Chi sono le formiche alla fine? Non le figlie della bizzarra coppia, direi, ma resto un po' smarrito.
Alberto Tosciri ha scritto: L’uomo la vedrà cadavere portata via dai suoi simili, con una scena che definirei quasi “epica” alla quale si potrebbe, volendo, aggiungere qualche ulteriore particolare drammatico ricco di pathos.
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Kasimiro ha scritto: Avevo anche pensato a cose molto più ardite per non dire hard-core tra la formica e l'uomo, o altre più nefaste.
Immagina qualcosa come il finale di Devilman. La formica conversa con l'uomo, inquadrati solo da metà busto in su, circondati dalle uova della loro progenie. L'uomo non risponde. L'inquadratura si allarga, e lui è sbranato dalla vita in giù. 

:P
Non so se può darti idee in revisione o cosa, volevo solo condividere questo fatto figo: le formiche sorelle sono più imparentate tra loro di quanto lo siano genitori e figliə. Perciò,  viene premiato dall'evoluzione aiutare la regina a generare altre sorelle, piuttosto che procreare per conto proprio.
Be', è tutto. A presto, un abbraccio!

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