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Re: [MI 179] Il piccolo segreto

Zouks ha scritto: Si ferma, e senza mai guardare il suo vecchio orologio consumato decide di dedicarci qualche secondo di quelli che ci restano.
Secondo me suona meglio con la seguente punteggiatura:
Si ferma e, senza mai guardare il suo vecchio orologio consumato, decide di dedicarci qualche secondo di quelli che ci restano.
Zouks ha scritto: ma il bambino ignorò il suo saluto, continuando studiare il quadrante consumato
Refuso: "continuando a studiare". Tra l'altro consiglio di evitare il gerundio: "e continuò a studiare"
Zouks ha scritto: mer ott 18, 2023 10:17 pm
«TUTTI LO ABBIAMO CREDUTO, AD UN CERTO PUNTO.»
Il bambino ci pensò un attimo. 
«SE PREFERISCI POSSO SCEGLIERE UN ASPETTO DIVERSO» disse
Consiglio di togliere la D eufonica. Consiglio fortemente di non andare a capo, visto che le battute di dialogo sono dello stesso personaggio. Infine, "ci pensò un attimo" mi pare strano riferito alla Morte, perché non "fece una breve pausa" o simili?
Zouks ha scritto: mer ott 18, 2023 10:17 pmLO SO, ANCHE IO. MA È NORMALE. È COSÌ CHE FUNZIONA
Metterei un punto
Zouks ha scritto: mer ott 18, 2023 10:17 pm
Raggiunse il bambino con il suo orologio consumato ed insieme varcarono il cancello del cimitero. 
La prima tomba era consumata dal tempo, invasa da muschio ed erbacce.
Ripetizione
Zouks ha scritto: mer ott 18, 2023 10:17 pm
«AVEVA UN NOME, MA IL TEMPO L’HA CANCELLATO, COM’È NORMALE CHE SUCCEDA. ORA NON SE LO RICORDA NEMMENO LUI. PER TUTTI LORO È COSÌ.»
Ci pensò un attimo. 
«PER QUASI TUTTI LORO» si corresse.
Come prima
Zouks ha scritto: mer ott 18, 2023 10:17 pmUna volta, tempo fa, ero ricco. Tanto ricco
Come prima, il punto


E ancora ho perso il commento già scritto poco prima di postarlo, nonostante stia usando la bozza automatica... Quando si parla di essere negati. Va be'. Lo riscrivo di getto, perdonami.

Ciao, @Zouks. Che bel racconto, mi è piaciuto. Mi ha ricordato per idea e struttura Spoon River, oltre al già citato Inferno dantesco. Il tema, tuttavia, non mi risulta del tutto chiaro. O meglio, il tema è la morte - cosa di cui scrivo anche io la gran parte delle volte - ma il punto di vista tematico mi risulta un po' nebbioso. Ci presenti tanti personaggi e ci racconti la loro vita e il motivo per cui hanno compiuto l'estremo gesto, ma questo che contributo porta alla tensione narrativa del protagonista? Tutti quei dettagli sulla loro vita non hanno alcun peso per il problema che lui deve affrontare e finiscono per essere una distrazione, specialmente in un racconto breve. Tanto che anche il momento che dovrebbe avere il maggior impatto emotivo, la rivelazione finale dell'orologio fermo, mi ha lasciato interdetto. In revisione partirei proprio da qui: cos'è quest'orologio fermo, per te? E aggiustare tutto il racconto in funzione di questo.
Inoltre, mi è parso bizzarro l'espediente con cui ci rendi partecipi della vita di questi morti, facendoli dialogare direttamente con il protagonista. Da una parte, rivelano i loro segreti più intimi e il motivo per cui sono morti, ma dall'altra li dipingi come perfettamente consci di avere di fronte uno sconosciuto. Forse è questo che mi pare strano, semplicemente la mancanza di convenevoli. Una soluzione accattivante potrebbe essere di restituire il loro stato d'animo anche attraverso il modo in cui parlano: renderli ciechi a tutto e a tutti, se non al proprio dramma personale e alla Morte: cioè, rendere il loro un monologo di fronte alla Morte, piuttosto che un dialogo con il protagonista. Non so, è solo un'idea, fanne quel che vuoi.
Una lettura molto interessante, secondo me ci si può ancora lavorare un po' per rendere il racconto ancora migliore  :D a rileggerci!

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