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Re: [MI178] Aldair

Edu ha scritto: Lui, ormai era grande e lo aveva capito, andava a mare a parlare con Dio.
Qui sono sobbalzato sulla sedia. Leggo ora il tuo racconto, ho deciso di iniziare dal tuo senza un motivo preciso (e quindi ancora non ho idea di cosa abbiano scritto gli altri), ma: abbiamo avuto la stessa idea. Certo, tu l'hai espressa in maniera molto più sintetica, efficace e poetica, rispetto al mio fuori concorso  :asd:

Piaciuto tanto tanto. Ci trascini nella vita del protagonista, ci mostri il suo modo di pensare e di vedere il mondo, e non solo: ci mostri anche come cambia, cresce, matura nel tempo, cosa che in così pochi caratteri sembrerebbe impossibile, e invece rendi benissimo. Tutta una vita contenuta in un racconto così breve che è un piccolo gioiello. Lo stile è delicato, è una scrittura riflessiva che ho apprezzato parecchio. L'unico appunto è sulla formattazione, ma vedo che sulla divisione in paragrafi ti hanno già commentato.
Il finale è crudele, ma estremamente reale. Anche se, forse, mi verrebbe da dire che non importa quale sia stato lo stimolo scatenante dell'esperienza religiosa - un meraviglioso mare, o un gonfiabile McDonald’s - ma quello che importa è la vita interna del protagonista. E io non ritengo sia una vita sprecata; be', personalmente penso che nessuna lo sia, ma a maggior ragione in questo caso si è trattato di una vita dedita alla riflessione, una vita quasi monastica forse, e nobile a suo modo.
A parte tutto, complimenti ancora!

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