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Re: Il fischio

Adel J. Pellitteri ha scritto: Allora, qual è l'importanza e l'utilità di tanti commenti se ognuno la pensa diversamente dall'altro? Serve all'autore in prima persona che dai suggerimenti riesce a capire come migliorare il suo lavoro. Dire: "Caspita ha ragione, non me n'ero accorto" fa una grande differenza: ci migliora costantemente. 
Mi permetto di citarti perché hai tirato fuori un discorso interessante. 
Diciamo che secondo me più che solo dai gusti personali dipende anche dalla sensibilità che appartiene al commentatore.
Non sempre una critica può essere utile anche se vera, anzi spesso provoca più danni di quel che si pensa: la scrittura è un processo creativo e come tale, soprattutto se il talento narrativo è visibile, non può essere arrestato per problemi relativi solo alla forma, anche se quest'ultima è molto importante.

Se la forma impedisce al lettore di proseguire nella storia è un problema che mi preme far notare ma finché si tratta dei soliti quattro errori che leggo ovunque e non compromettono le fondamenta della narrazione per me non ha senso specificarli.

Onestamente mi capita più spesso di leggere morbosi monologhi scritti perfettamente ma pesanti come mattoni, che non arrivano da nessuna parte e sono noia pura rispetto a racconti piacevoli e che ti trascinano fino alla fine.

Ad esempio quello che ritengo interessante nel testo dell'autore e i motivi per cui mi è piaciuto sono  questi paragrafi:
JohnnyBazookaBic ha scritto: “Lo senti anche tu?” domandai. Le mani di Mario smisero di tamburellare sulla tastiera, la testa si girò nella mia direzione.
“Che cosa?”
“Questo sibilo.”
“Sarà l’acqua che gira nei tubi, immagino” si rimise in posizione con un sospiro.
Dialoghi realistici. L'incipit non fa mille preamboli annoiandomi fino all'esaurimento.
Grazie!
JohnnyBazookaBic ha scritto: Tastai il colletto della camicia ma le mie dita trovarono solo tessuto. Per un istante avevo pensato che qualcuno avesse potuto installare una qualche diavoleria tecnologica in grado di disturbarmi con quel rumore.

In questo paragrafo ho la consapevolezza che il racconto si mantiene fermo su ciò che vuole dire. La frase può essere scritta in cento modi più efficaci e la reazione sarebbe dovuta essere un pochino meno eccessiva ma i tempi narrativi sono corretti ed è questo che mi fa continuare la lettura.
JohnnyBazookaBic ha scritto: Accesi il motore dell’auto e quello parve scomparire, come per magia. Forse alcune frequenze sonore avevano il potere di cancellarlo, almeno per un po’. Il traffico era il solito, le festività natalizie si avvicinavano a grandi passi, con il loro carico di zuccheri e incombenze sociali. 

Anche in questo caso il paragrafo è sicuramente perfezionabile ma la narrazione continua a essere solida. 
Il protagonista si auto-illude di poter non più sentire quel fischio. Fantastico! In pratica sento l'ansia del protagonista che sale: sono esattamente nella sua testa.
JohnnyBazookaBic ha scritto:
“A proposito di questioni lasciate a metà, forse è arrivato il momento di preparare la cena. Questa sera ho una fame” strinse i capelli nel consueto elastico. La seguii in cucina.
Preparammo tutto con cura, era un nostro momento che avevamo imparato ad apprezzare. Qualcuno da fuori avrebbe visto una piccola brigata pronta ad eseguire i compiti nel modo migliore.
Il paragrafo in questione ha molti errori ortografici, di punteggiatura oltre che stilistici ma contiene anche un'immagine:
'Qualcuno da fuori avrebbe visto una piccola brigata pronta ad eseguire i compiti nel modo migliore. '
E sai cosa? Io riesco a immaginarmela anche se non mi ha descritto nessuno dei personaggi presenti.
Ce ne sarebbero altri ma sono troppo stanca per proseguire, chiedo venia.
Tutto questo era per dire che le critiche sulla grammatica e sullo stile sono importanti ma è anche giusto fare notare cosa è buono per permettere all'autore di fare le proprie considerazioni sulle sue capacità.

Aggiungo che poi sì, il finale deve essere riscritto (e gli errori corretti) ma non butterei il racconto in toto.

Re: Il fischio

Ciao, ho letto il testo e mi è piaciuto. 

L'unico problema reale è il finale perché non si conclude. Intendo che è intuibile la decisione del suicidio ma è decisamente troppo presto perché ciò accada.
Dovresti aggiungere una o più scene interessanti e una svolta finale che permetta al protagonista di scegliere se compiere il fatto oppure no, così ci permetteresti di vivere il dramma del protagonista.


Ciao!

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