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Re: Labocontest n.13 - Discussione generale - Fantastico

Forse, ma non sono proprio sicuro del tutto, @Bardo96, magia e tecnologia mi pare siano inserite molto bene nella saga di Dune. Ho letto anni fa tutti e sei i libri e anche il prequel e mi colpì molto sia la tecnologia, non invasiva  ma necessaria dovendo raccontare di viaggi fra pianeti, uso di mezzi volanti e attrezzature di scavo, ma mi impressionò anche la magia, facoltà telepatiche, in quanto, per non perdersi nelle rotte, i naviganti dovevano assumere la "spezia" una sostanza ricavata da Arrakis, il pianeta deserto gestito dagli Atreides, una dinastia di governanti in un tremendo deserto abitato dai Fremen, una razza di combattenti che aspettavano una sorta di messia, che si rivelò essere Paul Atreides, il figlio unico degli Atreides, figlio di una Bene Gesserit che lo generò perché diventasse il messia di Arrakis. La saga è impossibile da riassumere, entra in gioco anche l'ecologia, l'importanza e l'uso dell'acqua; un pianeta da deserto viene trasformato in giardino e poi riportato allo stato di deserto nelle generazioni... sotto l'occulta osservazione delle Bene Gesserit, una confraternita di donne dotate di potenti poteri mentali, più che magici, studiose e manipolatrici di genetica per consolidare i loro poteri...

Re: Labocontest n.13 - Discussione generale - Fantastico

Silverwillow ha scritto: È un bel pensiero, ma non viene naturale a tutti (anche se ci sono parecchi esempi, sia nei libri che nei film). La magia nelle cose ordinarie è forse la più bella, ma non è facile da trovare, né da scrivere. Io ho un lato infantile che ama ancora le principesse, i draghi e i castelli incantati. Le favole sono la più antica espressione del fantastico, e anche la prima che arriva ai bambini. Danno un insegnamento morale sui valori della vita: bontà, coraggio, tenacia, attaccamento alla famiglia, saper vedere oltre le apparenze, ecc.
Giovanni Pascoli, nelle sue splendide poesie, c'era riuscito. I particolari lui non li descrive, te li fa vivere, vedere, ti ci fa immergere dentro con tutta l'anima.

Re: Labocontest n.13 - Discussione generale - Fantastico

Io ho una nozione per sommi capi del Fantasy e molti generi non mi piacciono.
Ad esempio fatico a leggere  storie con draghi, principesse, re e principi, elfi, maghi scorbutici, ragazzini ottusi e infelici che devono salvare  il mondo dal solito malvagio e chi più ne ha più ne metta.
Cioè: ben venga la favola, ma deve essere elaborata e ambientata diversamente dai soliti stereotipi, che personalmente non mi attraggono, devono modificarsi queste favole quasi a livello di vita quotidiana, ordinaria, credibile,  pur permanendo il meraviglioso e il magico, almeno secondo me. Io  nel romanzo devo uscire di casa e vedere la fantasia, la magia come cose comuni, reali, non devo stupirmi e non devo stupire nel raccontarle, tantomeno spiegarle nel dettaglio; dovrebbero far parte della vita normale in quel contesto.
Poi, sempre a mio parere, c'è più magia in una spiaggia deserta permeata di odore di salsedine, ciottoli, invasa da  miriadi di erbacce, formiche, lucertole, calabroni, vespe, che in tutto i cicli di liberazione del mondo e dei castelli dai draghi malvagi o maghi fuori di testa. Basta saper vedere le cose, anche le più piccole e insignificanti e saperle elaborare, trasformare, raccontare. 
Saperle raccontare. Ci vuole dedizione. Sacrificio.
Naturalmente, tutto questo è puramente soggettivo.

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