Ciao
@GiorgiaScalise
Non sono abituato alla scrittura di gruppo, in verità non ne capisco molto, ma penso sia un’esperienza interessante. Talvolta mentalità e atteggiamenti diversi, trovando il giusto sentiero, potrebbero fondersi in qualcosa di originale.
Provo a scrivere due righe (quattro veramente
) proseguendo l’incipit 1. I gatti vivono con l’uomo da sempre ma non seguono l’uomo come il cane, lo tollerano.
La gatta Esmeralda mi ricorda i Daimons di P. Pullman, naturalmente esulando dai suoi romanzi e dai significati junghiani e miltoniani che ne sono stati dati, talvolta molto ambiziosi, profondi e, oserei dire, “matematici”. Meglio rimanere nei binari proposti, consapevole che la realtà non è mai quella che vediamo e non è mai una sola, nemmeno nel mito della rievocazione fantastica e consumistica di uno dei tanti natali, divini o meno, della storia umana.
Proseguimento Incipit 1
Mentre Adelaide guardava un angolo della credenza, si sentì avvolgere dal silenzio. Aveva provato altre volte questa sensazione, ma non ci aveva dato molto peso. O forse avrebbe dovuto, perché ora questo silenzio sembrava chiamarla, reclamare la sua attenzione. Come per istinto si voltò a guardare Esmeralda, che si era accucciata in atto di sottomissione e guardava fisso un punto vuoto della stanza.