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Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

Se ne è andato Louis Gosset junior, 87 anni, il mitico sergente maggiore istruttore James Foley  nel film "Ufficiale e gentiluomo".
Rappresentò bene quello che deve essere un istruttore militare, all'apparenza un duro, in realtà un istruttore di vita, un mentore in grado di conoscere e insegnare agli uomini.
Da ragazzo ho avuto istruttori di quel genere, specie nelle scuole militari.  Una giornata sembrava lunga una vita talmente era varia e la sera crollavi esausto sulla branda maledicendo chi ti faceva fare e rifare quel pesante addestramento.
Ancora oggi li rimpiango.

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

Scusate se metto il filmato nel surrogato della chat...  :D
Non rido mai  ma questa è stata la mia scomposta reazione nel leggere anche oggi, appena acceso il pc, davanti all'esternazione ConvintaH (con aspirazione finale di H come la ScienzaH)  davanti a certe opinioni e idee inchiavardate dalla nascita nella capoccia di determinati personaggi...  :D 
L'applauso finale è in lode a cotanta intelligenza. 

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

Ho letto un po' dappertutto in rete che il grande Denzel Washington deve fare un film dove interpreterà  Annibale, il grande generale di Cartagine, oggi in Tunisia, che diede filo da torcere agli antichi romani.
Denzel ha 69 anni ed è un attore che ammiro da sempre, ma forse non so se questa scelta sia opportuna. Non si tratta di età, per quanto Annibale, nella campagna d'Italia dove rimase per anni, era più giovane. In Tunisia hanno fatto notare che loro sono semiti bianchi, non hanno nulla contro Denzel, ma si sono lamentati del mancato rispetto della verità storica.
Per carità, a questo mondo si può fare assolutamente di tutto ma anche nell'arte, almeno un minimo di coerenza e aderenza storica, senza calpestare niente e nessuno. Lo so: il mondo mica va così, facciano quello che gli pare, ma è difficile guardare un film con questi presupposti  :)

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

Ho letto sul web e sentito alla tv che in Svezia da quest'anno scolastico il ministro dell'istruzione svedese ha disposto che i bambini delle scuole primarie imparino a leggere utilizzando soltanto libri cartacei e a scrivere utilizzando carta e penna. Aboliti in classe computer e cellulari.
Qualcuno con un po' di sale nel cervello si deve essere accorto che cellulari, tablet e simili, se causano incidenti stradali usati durante la guida di auto, perché è naturale che ci si distragga, distraggono e stornano l'attenzione anche quando si impara a leggere e a scrivere, con il risultato di educare degli analfabeti di ritorno che per quanto arrivino a qualsiasi laurea sono di una ignoranza spaventosa.
Non credo che servano particolari prove e dati statistici: basta guardarsi intorno.

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

Forse avrei dovuto aprire un nuovo topic o forse avrei dovuto scrivere su "Tutto ciò di cui volete parlare o lamentarvi senza distinzioni di argomento".
Non ho fatto nessuna delle due cose  :D

Al festival di Venezia sembra che finalmente qualcuno abbia  detto cose talmente ovvie ma che evidentemente ovvie non sono e non potranno mai esserlo per parecchie persone.

Il primo è stato il grande attore Pierfrancesco Favino che ha interpretato il Comandante sommergibilista della Regia Marina Salvatore Todaro che nel 1940 nell'Atlantico, dopo aver affondato un mercantile belga che aveva sparato su di loro salva i naufraghi dell'equipaggio caricandoli a bordo del sommergibile, contravvenendo agli ordini e metttendo a repentaglio la vita di tutti, in quanto doveva navigare in emersione. Ma non discuto del film che non ho visto, pur conoscendo la storia reale e non discuto nemmeno  su cosa si è detto a proposito dell'italiano che salva i naufraghi... 

Mi piace che Favino abbia detto ai giornalisti che lui, da italiano, ha interpretato giustamente un personaggio italiano. Non poteva essere interpretato dagli onnipresenti attori americani.
A pensarci neanche tanto, per come la vedo io e per come ne leggo, gli americani in Italia hanno monopolizzato il cinema.  (Scoperta dell'acqua calda).
Non ricordo in film di grande spessore personaggi di Giulio Cesare, Ponzio Pilato, gladiatori, imperatori e quant'altro, italiani o comunque italiani anche di duemila anni fa, interpretati da attori italiani. Se ce ne sono si contano sulle dita di una mano.
Gli attori americani hanno interpretato anche dittatori sia italiani che tedeschi... ma che avevano paura che se erano attori nazionali ritornava la dittatura? Certo che no o chissà che.

Anche il grande Vittorio De Sica quando realizzò "Ladri di biciclette", nel 1948, andò in America per ottenere dei fondi ed erano disposti a darglieli, purché il personaggio principale fosse interpretato da Gary Cooper. De Sica rifiutò, tornò in Italia e prese un attore dalla strada. Non sarebbe stato lo stesso film con il pur grande Gary Cooper, che non c'entrava niente con la mentalità, la fisicità italiana di quei tempi e dei tempi a venire.

Anche un regista inglese,  ora non ricordo il suo nome, in una versione che fece di un film su Oliver Twist di qualche anno fa, mi pare fine anni Novanta, lessi che pretese che tutti gli attori e tutte le comparse fossero inglesi, non volle nessun americano. Quando gli chiesero il perché disse semplicemente che un qualunque inglese se in un film si vestiva come nell'Ottocento, avrebbe istintivamente saputo muoversi e comportarsi come a quell'epoca senza atteggiarsi a buffone in un parco dei divertimenti e capendo di non dover masticare gomma durante le riprese.
 
Il secondo fatto, a mio parere emblematico di questi tempi è la conferenza che  il regista danese Nikolaj Arcel ha tenuto per la presentazione del suo film "The promises Land" con l'attore protagonista Mads Mikelsen. Sono entrambi danesi.
Un giornalista ha chiesto loro come mai il cast del film fosse interamente nordico e mancasse la "diversità", come ormai è usuale in tutti film.
Il regista ha risposto: «Bene, prima di tutto, il film è ambientato in Danimarca nel 1750. Abbiamo una grande trama su una ragazza di colore che è vittima di razzismo, cosa molto rara, c’erano poche persone di colore in Danimarca… quasi nessuno. Probabilmente all’epoca era l’unica in tutta la Danimarca. Sarebbe stato strano averne di più. È semplicemente un film storico: così era nel 1750»
Ma sembra che la risposta non abbia soddisfatto il giornalista che ribatteva sempre sul cast nordico e assenza di differenze di genere.
Cosa voglio dire con questo?  Niente. Testimoniare ovvietà banali.

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

Ippolita ha scritto: 422 ospiti, 0 utenti. – Legenda: Administrators. Moderatori globali. In ferie. Users.
Record di utenti online: 467 – Mer Dic 01, 2021 10:37 p.m.

Lo raggiungeremo? Lo supereremo?
Dammi il tempo di convocare mezza dozzina di scrittori affermati  discretamente (ma anche una dozzina, per organizzare turni di riposo) che si prestino a intervenire gratuitamente per collaborare con i contest, con i commenti e con gli editing, dammi il tempo di costituire una rivista letteraria all'interno del forum con sbocchi nazionali e internazionali,  sia online che cartacea, commentata da giornalisti letterari nazionali e con possibilità di dirottare buoni testi presso buoni editori... dammi il tempo di creare una Casa Editrice ad hoc che segua il forum, tra le altre cose... dammi il tempo di far intervenire nel forum  scuole di scrittura  titolate online che usino la piattaforma per proporre esercizi ai loro allievi e a noi, con correzioni dei vari maestri di queste scuole... tutto a livello gratuito e amatoriale ovviamente...  con premi in pubblicazioni inizialmente gratuite e poi, in caso di successi reiterati mediamente compensate con giustizia... dammi il tempo che sia bello sognare questo e altro e vedrai che schianto...

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

Ciao @Ippolita
Ho sentito parlare di questo miele bianco del Gennargentu, l'ho anche assaggiato, è molto raro e costoso, non lo fanno in molti e certo non a livello industriale.  Il rosmarino selvatico è qualcosa di inebriante e intenso, fidati. Ma esistono anche tante altre qualità di miele molto chiaro in Sardegna oltre ai classici fatti di millefiori, ma diverso dal millefiori ordinario, i fiori sono diversi infatti, i colori variano dal bianco come quello che hai visto tu fino al nero.
A me piace il miele di cardo e di corbezzolo, ma non ho preferenze, mi piacciono tutti e talvolta la mattina, quando non ho tempo per fare colazione, ne mangio un paio di cucchiai e sto davvero bene fino all'ora di pranzo.
Esisono tanti tipi di miele in Sardegna, molti  fatti con fiori specifici o fiori misti di macchia mediterranea. Anche dai fiori dei fichidindia.  Da bambino andavo con i miei genitori da un allevatore di api in piena campagna che ci vendeva direttamente i blocchi dei favi in cera grondanti di miele, ne masticavi un pezzo e buttavi la cera... la cosa più buona del mondo. E ci vendeva anche, a parte, la pappa reale, davvero buona e rigenerante...
Ti stupiresti dei cibi unici che ci sono in Sardegna, io da bambino e da ragazzo posso dire di averli assaggiati non dico tutti ma in buona parte. E ti stupiresti di più se sapessi che di alcuni di questi cibi oggi è  addirittura proibito per legge sia la confezione che la consumazione, e tantomeno la vendita.  Non rispecchiano i gusti e le abitudini consolidate e questo posso capirlo in effetti, ma si dovrebbe lasciarli mangiare a chi sa cosa sono. Ma esistono tuttora, specie nel mondo agropastorale più interno, più chiuso, dove molti uomini e donne arrivano ai cento anni e vanno ancora a zappare l'orto...
Io ho anche una ricetta antica, tipica del mio paese  e delle zone intorno, di un pane molto antico che si faceva facendo bollire le ghiande in acqua mista a un'argilla particolare filtrata. Con la poltiglia densa, frutto di ore di bollitura, aggiungendo un po' di lardo si facevano dei pani tondi come amaretti,  si consumavano in occasioni particolari, specie da chi era malato...
Ma la procedura di lavorazione non è facile, si lavora dalla mattina alla sera. Questo pane di ghiande - pane 'e lande - entrò anche in alcune canzoni di rivolta sarde e fu usato come argomento denigratorio da qualcuno per dire che si era talmente selvaggi da mangiare roba simile... Io non l'ho mai mangiato ma i miei vecchi sì. Forse un giorno mi metterò a farlo, se non mi arrestano  :D
E pensare che poi oggi vendono in erboristeria pillole di argilla che depurano il corpo dalle tossine... 

Dal miele sono passato a tuttaltro, scusami.  :)
A proposito di questi cibi proibiti, ti potrei raccontare un fatto che mi accadde da giovane sotto le armi, ma sarebbe lungo come un racconto, magari un giorno ci scrivo qualcosa e ti avviso.

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

@M.T.  @bwv582 
La maggior parte di tutto quello che non va in Italia è frutto della mentalità che si è constatata.
Finchè ci saranno, letteralmente, tanti marchesi del Grillo, che guarda caso stanno quasi tutti dove stanno, l'Italia andrà sempre a rotoli, in tutto.

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