Tutte le scelte di vita sono da rispettare, possibilmente senza andare contro natura. E qui potrebbe aprirsi una diatriba feroce che esulerebbe dal contesto, in quanto implicherebbe una moltitudine di atteggiamenti odierni e nella quale non voglio assolutamente impelagarmi, in quanto già scottato abbastanza per aver detto in passato cose talmente naturali, ovvie e risapute da risultare incomprensibili e guardate con odio.
La natura o chi per lei ha fornito l'essere umano di denti molari che servono per masticare la carne, prima cruda e poi cotta.
Poi si è liberi di non farlo, liberissimi.
Ho conosciuto persone ultravegetariane assolute che oltre a non mangiare nessun tipo di carne, rossa e bianca, inorridivano davanti al pesce, al latte, al formaggio... inorridivano davanti a scarpe di pelle, cinghie di pelle, cinturini d'orologio di pelle, poltrone di pelle... erano coerenti e si vantavano di avere le analisi perfette al contrario di chi mangiava carne e tutto il resto.
Tanto rispetto per questa coerenza e il voler vivere così per i propri principi però, penso, non va tanto bene essere esagerati,
chiaramente da entrambe le diverse concezioni di pensiero. Il mondo è tanto grande e ci possiamo stare tutti.
Secondo alcuni antichi poemi dell'India c'è stato un tempo che la Terra conteneva cento miliardi di esseri umani e mangiavano tutti e c'era tanto spazio per vivere. Si parla di un'altra era. Oggi ci dicono che siamo otto miliardi e la Terra non ci può sostenere...
Ma questa fa parte di un'altra impopolarissima opinione.
Re: Unpopoular Opinion (powered by Andrea28)
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- gio feb 29, 2024 12:33 pm
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