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Re: [Lab13] Fiction wars

Ciao @bestseller2020

Interessante questo distopico che poi è un leggero prolungamento della realtà.
bestseller2020 ha scritto: “Allora! Come sapete le truppe del Regno Unito hanno invaso a dicembre 2026 la neo repubblica di Australasia, rea di aver firmato con la Nuova Zelanda l’atto costitutivo del nuovo stato libero e indipendente.
Guarda caso, dove nascono o si creano problemi a livello mondiale ci sono spesso i discendenti di Albione, di qua e di là dell’Oceano. Che poi decidono di intervenire per risolvere i problemi di cui hanno costruito le impalcature con tanto amore e pazienza.

Il presentatore l’ho trovato perfetto. Dal suo modo di parlare e dal suo completo rosa si intuisce la superficialità e la scarsa empatia con i suoi simili.
Il pubblico non è da meno. Si evince che l’amore per il prossimo, che si divertono a osservare dagli schermi mentre soffre, non è un caposaldo di quella civiltà.
bestseller2020 ha scritto: Ma abbiamo con noi il tenente Rod Ofkins che è portavoce autorizzato dai reclusi a cui formulerò questa domanda: Vengono rispettati i diritti di genere e come passate le giornate? Ci parli della vostra prigionia”.
Anche in un campo di prigionia abbiamo questo tormentone del genere? Si vive comunque davvero bene in questo campo. Sul tenente Ofkins sarebbe interessante approfondire la sua cartella clinica, perché non è naturale che uno che viva in un paradiso come quello descritto si senta oppresso e preoccupato e non veda l’ora di tornare a combattere al fronte. Qualcosa non va nel suo sistema mentale. Per quanto gli abbiano fatto il lavaggio del cervello, una volta libero da quella costrizione dovrebbe ragionare normale.
bestseller2020 ha scritto: “ Prima di tutto voglio salutare tutti gli amici a casa di Fiction wars. Come ogni mattina ci è stato permesso di fare surf sino alle dodici e dopo aver fatto l’aperitivo in spiaggia abbiamo pranzato a base di pesce. Poi abbiamo organizzato il solito beach volley. Ma nonostante il momento di svago, tutti noi ci sentiamo oppressi dalla prigionia e non vediamo l’ora di tornare sul fronte”.
Ribadisco che questo prigioniero non è normale. Ma il condizionamento mentale può fare anche questo e farti desiderare l'orrore. In effetti ci sono davvero persone, molte preposte ai vari livelli di direttività di una nazione, che sono la totale negazione della felicità e della libertà degli altri, in qualunque condizione e la cosa drammatica è che questa condanna all' infelicità e al non comprendere viene sancita per legge
bestseller2020 ha scritto: Qui da Sidney vi parla Franco Orlando.
Ricordo anche io il mitico Ruggero Orlando.
bestseller2020 ha scritto: l’esplosione dell’ordigno atomico lanciato da un F37 della Royal navy che ha creato una onda di oltre trenta metri che ha spazzato via gli insediamenti civili per oltre cinquanta kilometri.
Quindi una piccola potenza atomica. Ci sono ordigni, anche non atomici, che sganciati in acqua possono sollevare onde di cinquecento metri e anche di più.
bestseller2020 ha scritto: Alla bimba sono state praticate le cure necessarie ed è stata affidata alla sergente Mary Strongh, la quale ha subito fatto dono alla bimba, della sua preziosa Barby, di cui mai si sarebbe liberata. Un gesto ritenuto bellissimo e che sta commuovendo l’opinione pubblica di tutto il mondo”.
Mi ricorda tormentoni di un recente passato dove sbattevano sugli schermi in continuazione cadaveri di bambini vittime di guerra o naufragi, opacizzati per non infastidire troppo, presentati da giornalisti e giornaliste con voce e atteggiamento aggressivi verso il pubblico e il mondo, come se fosse colpa di chi ascoltava.

Ci sono innumerevoli altri passaggi da notare, come la ineffabile sergentessa Mary Strongh, con il dono epocale, bisogna dire, della sua Barbie (inseparabile?) che fa alla bimba scampata dallo tsunami. Se la Barbie era preziosa per la soldatessa durante il suo servizio ho anche qui dei dubbi sulla sua cartella clinica.
Beninteso che un giocattolo può essere motivo di affezione anche in età adulta per tutta la vita.

bestseller2020 ha scritto: Una settimana dopo fu chiamato al telefono dal suo produttore. “ Ehi, senti un po’. Ti preannuncio che dato il rinnovato successo che hai ottenuto, tra sei mesi condurrai la terza edizione di Fiction wars. Hai tutto il tempo per goderti la vita e pensare alla organizzazione del programma. Come sai, la guerra che sta per scoppiare a giorni, dovrà protrarsi per i sei mesi, prima che l’ONU possa intervenire: questa è la regola. Non si sa mai che i due belligeranti non arrivino a un accordo. Cosa che non credo succeda e comunque, ci sono persone che faranno di tutto per cui non succeda. Ci vediamo.”
Questa non è distopia ma quasi realtà. Già oggi in certe trasmissini propongono, ancora velatamente, statistiche, sondaggi sulla crudeltà o meno di certi capi di nazioni e delle loro azioni, come se fosse un gioco di risiko. Non mi pare sia una distopia. Cambiano solo i periodi di durata delle guerre.

Hai dipinto un interessante quadro, lo ripeto. Per me è molto vicino alla realtà, ma pochi ci crederebbero; si tratta di uno spettacolo come un altro ormai, fra un reality e partite di calcio.

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